A rischio la Salamandra Aurora.

È allarme per il raro anfibio presente solo sull’Altopiano dei Sette Comuni, minacciato dal disboscamento nel suo habitat naturale. L’Eurodeputato IdV, Andrea Zanoni, ha presentato un esposto: «Le autorità fermino lo scempio e facciano rispettare la Legge comunitaria».

Di recente in località “Bosco del Dosso”, tra i Comuni di Asiago e Gallio (VI), sono stati riscontrati timbri e “martellate”, segni che indicano quali alberi devono essere abbattuti per i piani di disboscamento. Si tratta di esemplari d’alto fusto appartenenti principalmente alla specie di Abete bianco (Abies alba). Per le operazioni di taglio, mezzi meccanici hanno realizzato piste forestali, compattando il suolo e distruggendo il sottobosco presente.

Il “Bosco del Dosso” è  l’habitat della Salamandra Aurora (Salamandra atra aurorae) ed è proprio in questa zona che nel 1982  l’anfibio, presente al mondo unicamente sull’Altopiano di Asiago e su quello di Vezzena nel Trentino, è stato osservato e descritto.
Gli interventi di abbattimento ed esbosco hanno un grave impatto sull’habitat degli esemplari di Salamandra Aurora che non solo sono rari, ma anche di elevata importanza conservazionistica. L’anfibio, infatti, è annoverato tra gli animali a priorità di conservazione a livello comunitario ai sensi della Direttiva 92/43/CEE. In particolare, ai sensi dell’articolo 12 della sopraccitata Direttiva e dell’articolo 8 del DPR 357/1997 sono vietati qualsiasi forma di cattura o uccisione deliberata delle specie animali oggetto di tutela e il deterioramento o distruzione dei siti di riproduzione o delle aree di riposo.

In base alla Direttiva 2004/35/CEE, inoltre, è necessario adottare azioni di prevenzione e/o di riparazione del danno ambientale su specie e habitat naturali protetti. La legge regionale n. 1/2007, inoltre, vieta espressamente l’apertura di nuove piste forestali ed il transito con mezzi meccanici nelle stazioni di presenza di Salamandra atra aurorae.

«Alla luce della normativa comunitaria- ha affermato l’Eurodeputato IdV, Andrea Zanoni- ho chiesto l’intervento delle autorità competenti affinché si fermi la strage che sta avvenendo nel Bosco del Dosso. Ho presentato un esposto per danneggiamento di specie di interesse comunitario a priorità di conservazione tutelata dalla Direttiva 92/43/CEE e dalla normativa nazionale, prevista nel DPR 357/1997. Ho interessato non solo la Commissione Europea, ma anche il Ministero dell’Ambiente, il Corpo Forestale dello Stato, la Regione Veneto e la Provincia di Vicenza, la Comunità Montana, ed i Comuni di Asiago e Gallio. Auspico perciò un intervento che scongiuri il ripetersi di tali episodi in futuro».  

 

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