Terre da scavo, No alle sanatorie per chi ha inquinato

Andrea Zanoni (Eurodeputato IdV) invita il Ministro Clini a non prendere in considerazione l’ipotesi di un indulto per chi ha smaltito illegalmente terre di bonifiche contaminate. “La salute dei cittadini e l’ambiente non hanno prezzo”

 

 

“Mi auguro che il Ministro Clini non abbia intenzione di prendere in considerazione l’idea di una sanatoria mascherata per tutti i processi in atto contro coloro che hanno smaltito illegalmente le terre contaminate provenienti dalle bonifiche”. E’ il commento di Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, all’annuncio del decreto presentato dal Governo italiano alla Commissione europea sulle rocce e terre da scavo. “Questi problemi non si risolvono con le sanatorie ma con controlli più severi e con l’applicazione delle direttive europee in tema di rifiuti”.

 

Il Ministro Clini, intervenuto ieri (22 maggio 2012) al convegno sulla sicurezza delle Ferrovie dello Stato, ha detto che “è inaccettabile che rocce e terre da scavo richiedono costi di smaltimento anche superiori ai costi dell’opera stessa” e per questo l’Italia ha “predisposto un decreto in materia adesso all’attenzione di Bruxelles”.

 

“Lo smaltimento di terre di bonifiche contaminate e di rifiuti tossici in Italia è un problema che va al di là dei costi – continua Zanoni – Penso all’autostrada Valdastico Sud in Veneto, dove deve ancora essere fatta chiarezza su cosa sia stato gettato sotto il manto stradale”.  “Mi auguro che per aiutare le industrie e l’economia a rimetterci non siano come sempre i cittadini e l’ambiente. Il fenomeno dello smaltimento illegale i rifiuti sotto le nostre strade e ferrovie non deve essere mai assecondato ma combattuto con forza e determinazione”.

 

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