Il Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik avverte per iscritto il Ministro italiano Corrado Clini: se a settembre alcune regioni italiane ripresentano la caccia in deroga scattano le multe dell’Europa. La Lombardia fa un passo indietro e rinuncia a tutte le deroghe. E il Veneto cosa ha intenzione di fare? Nella sua lettera a Clini, il Commissario Ue cita l’incontro che ho suggerito ai rappresentanti delle associazioni animaliste a Bruxelles (FOTO). Uniti ce la possiamo fare per dire Basta a questa barbarie della caccia in deroga!
Nella risposta del Commissario Ue si legge: “Se per la prossima stagione venatoria 2012-2013 venissero adottate in Italia deroghe illegittime, la Commissione non avrà altra scelta che presentare un secondo ricorso alla Corte di giustizia Ue proponendo sanzioni pecuniarie contro la Repubblica italiana”. Quanto basta per far scattare sull’attenti la Regione Lombardia che dopo diverse consultazioni con Bruxelles ha gettato la spugna sulla caccia in deroga.
Vista la ritrosia della Regione Veneto a seguire l’esempio dei colleghi lombardi, è bene che Zaia, Stival e il padrino delle deroghe al Parlamento europeo Sergio Berlato si preparino ad aprire il portafogli per pagare le multe causate dai loro regali all’ingordissima lobby dei cacciatori in deroga. Non è giusto che a pagare i vizi di una ristretta minoranza di cacciatori siano tutti cittadini veneti. Per questo invito Zaia, Stival e Berlato ad inforcare gli occhiali e a leggere la lettera del Commissario Potčnik (DISPONIBILE IN BASSO) che parla chiaramente di infrazione e multe.
A inizio maggio avevo deciso di suggerire un incontro tra il Commissario Potočnik e i rappresentanti di WWF, Legambiente, Enpa, LIPU – BirdLife e Cabs proprio per parlare di caccia in deroga. La lettera del Commissario apre proprio così: “Recentemente ho incontrato un gruppo di Ong italiane in riferimento alla caccia in deroga in alcune Regioni in violazione della direttiva Uccelli che hanno espresso la loro frustrazione di fronte al fatto che tale abuso, che dura ormai da molti anni, continui nonostante le procedure d’infrazione avviate dalla Commissione e le sentenze di condanna pronunciate dalla Corte di Giustizia”. Lo sforzo di tutti noi sta evidentemente dando i suoi frutti. Da quando sono stato nominato Europarlamentare ho fatto della lotta alla caccia in deroga una delle mie battaglie più importanti, perché sono convinto che si tratti di una delle aberrazioni ambientali italiane più eclatanti. Fortunatamente nel Commissario Potočnik, con cui ho un costate scambio di vedute in tema ambientale, ho trovato un prezioso aiuto nella lotta alla caccia in deroga.
Adesso Zaia e Stival si facciano bene due conti: sono pronti a scucire qualche milione di euro di multe o preferiscono, come mi auguro, rinunciare una volta per tutte alla caccia in deroga?
Andrea Zanoni