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IL GOVERNATORE GALAN CHIUDE LA PORTA IN FACCIA A 6000 CITTADINI, AL SINDACO, AGLI ASSESSORI E CONSIGLIERI DEL COMUNE DI PAESE COSTRINGENDOLI A CONSEGNARE LE CARTOLINE ANTICAVE AL PROTOCOLLO DELLA GIUNTA REGIONALE. PAESEAMBIENTE: UN BRUTTO SEGNALE CHE NON LASCIA PRESAGIRE NULLA DI BUONO SUL FUTURO DEL TERRITORIO PIU’ BUCATO D’ITALIA CON BEN 29 CAVE.

Giovedì 22 febbraio una delegazione del comune di Paese con il testa il sindaco Valerio Mardegan, il vicesindaco Franco Pozzebon e l’ex sindaco Vigilio Pavan, alcuni assessori e consiglieri comunali e infine rappresentanti dei cittadini ed associazioni, ha consegnato le 6000 cartoline firmate da altrettanti cittadini per dire basta al saccheggio del territorio di Paese ad opera dei vari cavatori della zona. La delegazione giunta a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio Regionale del Veneto, è stata ricevuta da una rappresentanza di consiglieri regionali che si sono impegnati, con una sola eccezione, ad attuare una moratoria delle concessioni di proroghe o nuove cave, sino a quando non verrà rivista l’attuale legge ormai superata ed inefficace. Presente all’incontro anche la presidente della commissione Attività produttive ed estrattive, la consigliera Giuliana Fontanella, che ha annunciato che unitamente alla commissione Ambiente, verrà effettuato un sopralluogo per verificare la situazione delle cave a Paese. Successivamente il sindaco e la delegazione ha consegnato le cartoline delle firme al protocollo di Palazzo Balbi, sede della Giunta Regionale del Veneto, dato che non è stato possibile consegnarle al destinatario, il governatore Giancarlo Galan, il quale, nonostante datate e ripetute richieste del comune di Paese, non ha voluto fissare un appuntamento per ricevere il sindaco e la delegazione di Paese. Trovo scorretto e disdicevole il modo con cui il governatore del Veneto ha sbattuto la porta in faccia alle rappresentanze istituzionali del nostro comune – ha commentato Andrea Zanoni presidente di Paeseambiente – Galan, molto probabilmente oltre a nuove strade, capannoni, discariche ed inceneritori per il Veneto e per il nostro territorio pensa anche ad un futuro pieno di tante nuove cave. Evidentemente Galan fa affidamento alla memoria corta dei nostri cittadini, che al momento del voto sono sempre pronti a riconfermarlo in un posto di comando da dove poi partono le autorizzazioni per i nuovi massacri del nostro territorio.

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