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ZANONI

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I “TROIANERS” E PAESEAMBIENTE PROMUOVONO UNA PETIZIONE PER SALVARE L’AREA DI CAMPAGNA DEL TROIAN DALLA CEMENTIFICAZIONE SELVAGGIA DELLE SERRE, DAL RUMORE, DALL’INQUINAMENTO, DAL TRAFFICO E DA UN NUOVO INCENERITORE.

Gli Amici del Troian “Troianers” e Paeseambiente lanciano oggi una petizione indirizzata al sindaco di Paese, Valerio Mardegan, per tutelare l’area di campagna del Troian, oggetto in questi giorni di una cementificazione selvaggia su vasca scala, per la costruzione di serre, per le quali, grazie ad una legge del 1999, non serve né concessione, né autorizzazione edilizia. La decisione di effettuare la petizione deriva dalla richiesta di molti cittadini di farsi portavoce del disagio riscontrato nel vedere stravolto un borgo di campagna e una caratteristica stradina che rappresenta un ambiente rurale unico nel suo genere, dove regnava l’ombra delle siepi e la pace caratteristica delle zone di campagna, percorsa a tutte le ore dalla popolazione locale, da famiglie intere, da bambini in bicicletta, da persone a spasso con il cane, da comitive a passeggio e da molti sportivi. L’azienda che sta costruendo le serre ha chiesto al Comune di allargare via Cal dei Mulini. Ciò porterebbe ad un utilizzo della stradina incompatibile con la destinazione dei luoghi e comprometterebbe per sempre le caratteristiche naturali e paesaggistiche del Troian; porterebbe un traffico veicolare pericoloso per i numerosi pedoni e ciclisti che lo frequentano e per gli abitanti di via Cal dei Mulini; creerebbe un considerevole inquinamento acustico e dell’aria dovuto ai potenti motori di tali veicoli; porterebbe alla definitiva distruzione degli originali fossati di campagna e delle relative siepi secolari; creerebbe un pericoloso afflusso di veicoli per l’incrocio di via IV novembre. La stessa azienda ha chiesto anche la fabbricazione di un inceneritore di rifiuti, con una capacità termica di combustione di ben 50.000 tonnellate/anno che, se realizzato, comporterà un peggioramento della qualità dell’aria per tutto il Comune di Paese, con l’immissione in atmosfera di migliaia di tonnellate di parte dei prodotti della combustione dei rifiuti. Il Troian viene considerato da uno studio del CNR di Padova come un borgo originario della centuriazione romana, il quale vi ha individuato (proprio nell’area relativa all’espansione delle nuove serre) elementi paleo idrografici costituiti da “tracce di paleoalvei e meandri relitti del Piave wurmiano”; emergenze antropiche con elementi di centuriazione a maglia rettangolare coincidenti sia con tratti di canalizzazione sia con limiti di parcellizzazione agraria; elementi areali con strutture antropiche sepolte. Per scongiurare un’ulteriore scempio ambientale nel nostro comune, i Troianers e Paeseambiente hanno quindi promosso questa petizione, i cui moduli possono essere scaricati dal sito www.paeseambiente.org, con la quale si chiede al sindaco: di tutelare tutta l’area, di istituire una fascia di rispetto da via Cal dei Mulini/Troian, di tutelare i resti del reticolo romano; di preservare l’integrità del percorso di via Troian – via Cal dei Mulini scongiurando ogni possibile modifica, allargamento, asfaltatura e utilizzo per il traffico pesante; di impedire la realizzazione dell’inceneritore di rifiuti; di approvare il Regolamento sulle attività rumorose inserendo il Troian come area acusticamente protetta. Ha dichiarato Mario Martinelli, noto artista di fama internazionale, presidente dei Troianers: Ritengo che la cosa più importante e preziosa è la nostra identità e questa la salviamo solo tutelando il nostro territorio, nel quale sempre dobbiamo poter ritrovarci. Per questo motivo vogliamo coinvolgere tutti i fruitori del Troian, per chiedere al sindaco di fermare questa interminabile distruzione in atto. Andrea Zanoni, presidente di Paeseambiente ha dichiarato: Per rendersi conto di ciò che sta accadendo in Troian, invito i cittadini a recarsi in questo borgo arrivando da via IV Novembre; si potrà percorrere un tratto iniziale all’ombra di una magnifica siepe secolare, l’ultima scampata alla distruzione, per poi imbattersi improvvisamente in un paesaggio angosciante e quasi lunare pieno di capannoni, asfalto e betoniere all’opera nel cuore della campagna.

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