Da questa mattina, sul sito del Consiglio di Stato, relativamente agli esiti dei ricorsi tre ricorsi discussi ieri a Roma contro la discarica di amianto di Paese, alla voce “Esito” appare l’inequivocabile dicitura “rinviato a data da destinarsi”. Quindi giustizia non è fatta e i cittadini ancora una volta non potranno conoscere se l’autorizzazione del 2004 di apertura della discarica di amianto “La Terra”, rilasciata dalla Provincia di Treviso, era legittima o meno. Dalla schermata del ricorso presentato dal Comune di Paese contro la provincia di Treviso, risulta che i legali di quest’ultima, sabato scorso 11 febbraio, hanno depositato un controricorso, segno che la provincia vuole difendere sino in fondo l’autorizzazione della discarica. Risulta inoltre, da indiscrezioni, che il Consiglio di Stato avrebbe rinviato il tutto proprio su esplicita richiesta dei legali della provincia di Treviso. Ancora una volta – commenta Andrea Zanoni, presidente di Paeseambiente – viene rinviato il responso, atteso ormai da mesi, relativo al contenzioso tra Comune e Provincia sulla legittimità dell’autorizzazione di apertura della discarica di amianto. Il fatto grave è che non viene fissata una nuova data, ma viene indicata una non meglio precisata data da destinarsi. Mi auguro che non si vada alle Calende greche. Ora sarebbe interessante conoscere i contenuti del controricorso presentato dalla provincia lo scorso 11 febbraio. Forse qualcuno ha tutto l’interesse che i giudici non si esprimano sulla autorizzazione della provincia del 2004, gli interessi in ballo sono altissimi dato che potrebbero essere richiesti dei danni per diversi milioni di euro. Forse qualcuno spera che il decreto “milleproroghe” approvato dal Parlamento eviti che i giudici si esprimano in merito. Noi crediamo invece che i cittadini abbiano tutto il diritto di conoscere la verità su tutta questa vicenda sempre più degna del dottor Azzeccagarbugli. Intanto, a Paese, i sostenitori della manifestazione indetta dal Comune di Paese per sabato prossimo, contro la discarica di amianto e contro le cave, stanno distribuendo migliaia di volantini e centinaia di manifestoni da appendere nei davanzali, nelle recinzioni, lungo le strade in modo da pubblicizzare al massimo questo importante momento di protesta.