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ZANONI

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PAESEAMBIENTE CHIEDE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, IN VISITA A TREVISO IL PROSSIMO 27 MARZO, DI OCCUPARSI ANCHE DELL’ASSOLUTA INERZIA DI SINDACI, PROVINCIA E REGIONE SUL GRAVE PROBLEMA SANITARIO DELL’ARIA AVVELENATA DA PM10.SONO MIGLIAIA I MORTI OGNI ANNO A CAUSA DELL’INQUINAMENTO DELL’ARIA.

Paeseambiente ha scritto al Presidente Napolitano, in visita a Treviso il prossimo 27 marzo, affinché conosca la drammatica situazione di avvelenamento dell’aria da polveri sottili in tutta la Marca. Nella lettera, trasmessa per conoscenza anche al Prefetto di Treviso, viene ricordato quanto segue. A Treviso quest’anno, le centraline dell’ARPAV hanno registrato dal 1° gennaio ben 45 sforamenti del limite di legge fissato a 50 ug/mc (microgrammi a metro cubo) di PM10, le polveri sottili. Treviso pertanto è fuori legge perché ha già ‘consumato’ le 35 giornate massime di sforamento che la norma concede in tutto l’arco dell’anno: già lo scorso 19 febbraio si è riscontrato il 35° sforamento. Come se ciò non bastasse, a Treviso sono state registrate diverse giornate che hanno visto anche il superamento della seconda “soglia” di 100 ug/mc di PM10 nell’aria, arrivando addirittura ai 160 ug/mc. Secondo un recente studio realizzato dall’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) e dall’Agenzia per la protezione dell’Ambiente (APAT), sono circa 9.000 i morti per inquinamento atmosferico nelle grandi città italiane ogni anno. Secondo il rapporto, l’impatto della mortalità per gli effetti cronici oltre i 20 ug/mc di Pm10, è individuabile nel cancro al polmone (742 casi l’anno), nell’infarto (2.562) e nell’ictus (329). A livello europeo, secondo l’OMS, abbassare la soglia di Pm10 può ridurre i decessi fino al 15% l’anno nelle città inquinate; inoltre, a causa dell’inquinamento da Pm10, ogni cittadino dell’Unione arriva a perdere in media fino a quasi 9 mesi di vita. Quest’anno, nonostante questa situazione di chiara emergenza, la Regione Veneto, la provincia di Treviso e ben 91 sindaci trevigiani su 95, non hanno nemmeno aderito alla seppur simbolica “giornata ecologica“ senz’auto, giornata effettuata da diversi anni (hanno aderito solo i comuni di Montebelluna, Mogliano Veneto, Conegliano e Oderzo). In tal modo, è venuta a mancare la giornata simbolo che contribuiva a far riflettere su una drammatica situazione che grava così pesantemente sulla salute di tutti noi cittadini, in una regione dove il Piano Regionale di tutela e risanamento dell’atmosfera non ha portato nessun risultato positivo e dove le istituzioni non hanno attuato alcun intervento strutturale per porre fine a questo avvelenamento dei cittadini. Ad aggravare questa situazione, proprio in una provincia che è ai vertici nazionali per il riciclaggio dei rifiuti grazie ad una raccolta differenziata “spinta”, l’associazione locale degli industriali, Unindustria Treviso, ha progettato la realizzazione di due nuovi inceneritori di rifiuti speciali che andranno a peggiorare ulteriormente la qualità dell’aria oggi già pessima. Paeseambiente ha chiesto quindi a Napolitano di poterlo incontrare affinché vengano ascoltare anche le istanze dei cittadini in merito a questo problema sanitario. L’avvelenamento dell’aria è un problema che colpisce tutta la nostra provincia e tutto il nordest – ha commentato Andrea Zanoni presidente di Paeseambiente – con gravissime conseguenze per la salute di tutti noi cittadini costretti a vivere in autentiche camere a gas. Abbiamo chiesto quindi al Presidente della Repubblica Napolitano di ascoltarci affinché possa farsi garante della nostra salute, spronando direttamente tutte le amministrazioni locali che evidentemente preferiscono nascondere anziché affrontare questa grave emergenza sanitaria che provoca migliaia di casi di malattie e centinaia di morti all’anno. Credo che come priorità venga prima la nostra salute rispetto ai pur importanti temi del federalismo fiscale e delle riforme istituzionali. “.

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