ANDREA

ZANONI

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SOS AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NAPOLITANO, AFFINCHE’ AIUTI I TREVIGIANI A SALVARSI DALL’ARIA SEMPRE PIU’ INQUINATA. VIVIAMO IN UNA PROVINCIA DOVE I CASI DI MORTI PER TUMORE SONO PASSATI NELL’ARCO DI SOLI 5 ANNI DA 2.269 a 4.500, CON UN INCREMENTO DEL 100%.

Il Presidente della Repubblica arriva a Treviso per incontrare le forze produttive e per tenere un incontro con i locali economisti, docenti universitari, imprenditori, amministratori. Il nostro Presidente risulta essere interessato agli importanti temi, molto cari alla locale imprenditoria e classe politica, quali le riforme istituzionali ed il federalismo, anche nei suoi aspetti fiscali. I cittadini della Marca però sono preoccupati anche per un altro grave tema che, purtroppo, nessuno pare voglia più affrontare. Si tratta della qualità dell’aria che respiriamo che, anno dopo anno, sta peggiorando sempre più, causando – oltre ai danni alla flora, alle colture ed alla fauna – patologie alle vie respiratorie, con particolare riferimento ad anziani e bambini. Nella nostra provincia, quest’anno, le centraline dell’ARPAV hanno registrato dal 1° gennaio ben 45 sforamenti del limite di legge fissato a 50 ug/mc (microgrammi a metro cubo) di PM10, le polveri sottili. Treviso pertanto è fuori legge perché ha già ‘consumato’ le 35 giornate massime di sforamento che la norma concede in tutto l’arco dell’anno: già lo scorso 19 febbraio si è riscontrato il trentacinquesimo sforamento. Come se ciò non bastasse, a Treviso sono state registrate diverse giornate che hanno visto anche il superamento del secondo livello di guardia di 100 ug/mc di PM10 nell’aria, arrivando addirittura ai 160 ug/mc. E pensare che le ben più pericolose PM 2,5 e PM 0,1 non vengono nemmeno monitorate. Secondo un recente studio realizzato dall’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) e dall’Agenzia per la protezione dell’Ambiente (APAT), sono circa 9.000 i morti per inquinamento atmosferico nelle grandi città italiane ogni anno. Secondo il rapporto, l’impatto della mortalità per gli effetti cronici oltre i 20 ug/mc di PM10, è individuabile nel cancro al polmone (742 casi l’anno), nell’infarto (2.562) e nell’ictus (329). A livello europeo, secondo l’OMS, abbassare la soglia di PM10 può ridurre i decessi fino al 15% l’anno nelle città inquinate; inoltre, a causa dell’inquinamento da PM10, ogni cittadino dell’Unione Europea arriva a perdere in media fino a quasi 9 mesi di vita. Quest’anno, nonostante questa situazione di chiara emergenza, la Regione Veneto, la provincia di Treviso e ben 91 sindaci trevigiani su 95, non hanno nemmeno aderito alla seppur simbolica ‘giornata ecologica’ senz’auto, giornata che veniva effettuata da diversi anni (hanno aderito solo i comuni di Montebelluna, Mogliano Veneto, Conegliano e Oderzo). La giornata ecologica del comune di Treviso, fissata invece per il 25 marzo solo per comodità dato che il traffico sarebbe stato parzialmente bloccato per la Treviso Marathon, si è dimostrata un vero e proprio bluff dato che tutti correvano nonostante il blocco. In tal modo nella nostra provincia, è venuta a mancare la giornata simbolo che contribuiva a far riflettere su una drammatica situazione che grava così pesantemente sulla salute di tutti noi cittadini. Tutto ciò accade in una regione dove il Piano Regionale di tutela e risanamento dell’atmosfera continua a non dare nessun risultato positivo e dove le istituzioni non hanno attuato alcun intervento strutturale per porre fine a questo avvelenamento dei cittadini. Ad aggravare questa situazione, proprio in una provincia che è ai vertici nazionali per il riciclaggio dei rifiuti grazie ad una raccolta differenziata “spinta”, l’associazione locale degli industriali, Unindustria Treviso, ha progettato la realizzazione di due nuovi inceneritori che andranno a peggiorare ulteriormente la qualità dell’aria oggi già pessima. Va aggiunto che la nostra provincia oltre ad essere ricca di imprese, partite IVA e banche, purtroppo è ricca anche di sempre maggiori casi di morti per cancro, dovuti molto probabilmente ad un ambiente sempre più deturpato, sfruttato ed inquinato. Una pubblicazione del 2005 della Regione Veneto riporta che, in provincia di Treviso, i morti complessivi da cancro nel 2001 sono stati ben 2.269; la scorsa settimana i quotidiani locali hanno invece riportato che attualmente i casi di morti per cancro l’anno sono ben 4.500, con un incremento quindi dei morti, in soli 5 anni, pari al 100 %. Vista la situazione, dalla quale risulta evidente che i cittadini non sono per nulla tutelati dai nostri sindaci e dalle amministrazioni provinciali e regionali e dalla quale emerge che le emergenze da affrontare non sono solo economiche, ma anche sanitarie, risulta auspicabile che il Presidente della Repubblica Napoletano nella sua visita a Treviso si faccia garante della nostra salute e inviti gli amministratori locali ad affrontare con determinazione questo gravissimo problema dell’aria inquinata che ogni anno ci avvelena sempre di più. Nell’ordine delle priorità deve venire prima la nostra salute e poi il federalismo fiscale e le riforme istituzionali. Andrea Zanoni, Presidente di Paeseambiente

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