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IL PAT DI PAESE RILANCIA L’ATTIVITA’ EDILIZIA, SOPRATTUTTO A SCAPITO DELLE AREE DI CAMPAGNA. VIENE PREVISTO TROPPO CEMENTO E UN’ESPANSIONE IN SENSO ORIZZONTALE, MEGLIO ERA UNO SVILUPPO IN ALTEZZA SALVAGUARDANDO LE CAMPAGNE. SOLO DOPO L’INTERVENTO DI PAESEAMBIENTE SULLA STAMPA, FINALMENTE IL COMUNE RENDE PUBBLICI I NUMERI SUL TERRE EDIFICABILI: 1.200.000 METRI QUADRATI POTENZIALI, PARI A 240 CAMPI VENETI CON TANTO DI SIEPI E FOSSATI AL SEGUITO.

Dopo tre anni di lavori di stesura del PAT Piano di Assetto del Territorio di Paese, dopo svariati incontri pubblici sul tema, dopo diversi incontri con assessori e con il sindaco, ci si è resi conto che i numeri sui metri cubi e sui metri quadri non tornavano mai e spesso risultavano contraddittori. Pertanto, in data ’08/28/2007 Paeseambiente ha preso carta e penna e ha chiesto per iscritto con raccomandata a mano, direttamente al sindaco Valerio Mardegan, quattro semplici numeri: i metri quadri edificabili ereditati dal vecchio PRG nel nuovo PAT, i metri quadri edificabili previsti dal nuovo PAT, i metri cubi edificabili ereditati dal vecchio PRG nel nuovo PAT, i metri cubi edificabili previsti dal nuovo PAT. Successivamente in data ’08/30/2007 il sindaco con una telefonata comunicava ad Andrea Zanoni di Paeseambiente che potranno essere edificati 1.435.600 metri cubi, precisando però che l’edificato effettivo sarà pari al massimo a 1.268.000 metri cubi, dei quali 770.600 metri cubi “ereditati” dal vecchio Piano Regolatore Generale (PRG) e nuovi 665.000 decisi dall’attuale amministrazione. Per quanto riguarda la superficie, il sindaco ha ammesso che era impossibile calcolare i metri quadri ereditati dal vecchio PRG nel nuovo PAT, limitandosi a riferire il dato di 271.000 metri quadri previsti ex novo dal PAT. Ecco perché gli attivisti di Paeseambiente si sono messi a tavolino, planimetrie del PAT alla mano, calcolando in modo approssimativo, che il territorio verde che potenzialmente potrà essere cementificato sarà pari a circa 1.794.500 metri quadri, metri quadri comprensivi delle aree ex novo e di quelle ereditate dal vecchio PRG. Risulta assurdo che dopo tre anni di lavori ed incontri il comune di Paese non sia ancora in grado di rendere noto ai cittadini quanti sono i metri quadri destinati all’edificazione, risulta ancora più incredibile che solo dopo la pubblicazione sui media locali dei nostri calcoli, sindaco ed assessore di reparto si affrettino ad intervenire sulla stampa (Tribuna di Treviso del 13 settembre e Gazzettino di Treviso del 18 settembre) per dare quel dato precedentemente richiesto. Pare infatti di capire dalla stampa che i metri quadri potenzialmente edificabili saranno 1.200.000, pari a 120 ettari, ben 240 campi veneti con al seguito centinaia di siepi e fossati. Andrea Zanoni presidente di Paeseambiente ha commentato: Trovo assurdo e poco corretto che certi dati, che riguardano tutti i cittadini di Paese, vengano forniti dal comune solo dopo il nostro intervento sulla stampa. Ora veniamo finalmente ad apprendere dai giornali che i metri quadri da cementificare potenzialmente sono 1.200.000, contro quelli che noi siamo stati costretti a calcolare sulle planimetrie in modo grossolano e tra mille difficoltà pari a 1.794.500. Ben venga questo dato, non capisco però perché non ce lo abbiano comunicato subito in risposta ad una nostra richiesta scritta del 28 agosto scorso, regolarmente protocollata in municipio. Comunque, al di là di queste tristi note che connotano a dir poco una scarsa trasparenza, credo che con il PAT adottato recentemente si è persa l’occasione di preservare il nostro territorio, perseverando nell’edificazione in senso orizzontale che mangia le campagne anziché pensare ad uno sviluppo dell’edificato in senso verticale. Con i cambiamenti climatici in corso e con la possibile fine del petrolio prevista tra vent’anni, tutti i comuni dovrebbero lottare per salvare anche il singolo metro quadro di campagna che risulta e risulterà sempre più importante per la nostra sopravvivenza presente e futura.

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