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IL CONSIGLIO DI STATO HA BLOCCATO I NUOVI CAPANNONI DEL GRUPPO PADANA CHE MINANO IL TERRITORIO AGRICOLO DEL COMUNE DI PAESE. UNA BATOSTA PER IL GRUPPO PADANA, UNO SMACCO PER LA LEGA NORD DI PAESE, UNA BOCCATA DI OSSIGENO PER L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE. PAESEAMBIENTE CHIEDE AL SINDACO DI RICORRERE IN APPELLO ANCHE CONTRO LA SENTENZA DEL TAR VENETO CHE HA ANNULLATO LA TUTELA DELLE SIEPI, ALLA LEGA NORD DI CAMBIARE ORIENTAMENTO SULLA DELICATA QUESTIONE DEI CAPANNONI NEL TERRITORIO AGRICOLO.

Con ordinanze n.5154 e 5155 del 9 ottobre 2007 il Consiglio di Stato ha sospeso l’efficacia delle sentenze del TAR del Veneto – Sezione Seconda, n 2143/2007 e n.2144/2007, che davano il via libera alla cementificazione e distruzione dei campi del Troian ad opera dei capannoni-serra del Gruppo PADANA ortofloricoltura; ordinanze romane che, di fatto, ripristinano la validità delle ordinanze comunali che hanno bloccato i nuovi capannoni. Si tratta di una bella batosta per i signori dei capannoni che grazie alle sentenze del TAR del Veneto credevano di farla da padroni in barba alla volontà del comune di Paese e quindi di tutta la comunità locale. Con queste ordinanze vengono quindi sospese le sentenze del TAR in attesa di una sentenza dei giudici romani che entri nel merito, sentenza che, visti gli orientamenti espressi con le suddette ordinanze, molto probabilmente, si spera, sarà favorevole al comune e sfavorevole al Gruppo PADANA ortofloricoltura. Andrea Zanoni presidente di Paeseambiente ha così commentato il pronunciamento dei giudici romani: Queste ordinanze del Consiglio di Stato rappresentano una bella batosta per il Gruppo PADANA ortofloricoltura che credeva di poter cementificare il territorio agricolo senza limiti e senza ostacoli, una boccata di ossigeno per l’amministrazione comunale e per il sindaco Mardegan che così potrà riprendere con maggior vigore ed incisività questa doverosa battaglia legale, uno smacco non indifferente per la Lega Nord di Paese che, di fatto, si era schierata con il Gruppo Padana accusando il sindaco di spendere denaro pubblico in inutili e perdenti battaglie legali. Le ordinanze a noi favorevoli sono la prova che è sempre giusto e corretto tentare ogni via legale messa a disposizione dall’ordinamento giuridico italiano, utile a salvaguardare il territorio, l’ambiente e pertanto la qualità della vita e la salute di tutti noi cittadini. La salute non ha prezzo, quindi i soldi spesi per difendere il Troian sono spesi bene come già accaduto per la battaglia legale contro la discarica di amianto la Terra di Paese. Ora, a fronte anche di questi incoraggianti risultati, Paeseambiente rinnova l’invito al sindaco Mardegan ed a tutta la sua giunta di ricorrere in appello, prima che scadano i termini di legge, anche contro la grave sentenza del TAR del Veneto n. 2606/07 del ’07/25/2007, che oltre a dare carta bianca al Gruppo Padana per l’ulteriore distruzione del territorio agricolo comunale con l’edificazione di nuovi capannoni industriali ad uso serra, demolisce di fatto le norme di tutela delle siepi di tutto il comune previste oggi dall’attuale regolamento edilizio. Paeseambiente chiede alla Lega Nord di Paese di cambiare posizione su questo tema schierandosi finalmente dalla parte dei cittadini di Paese e del suo territorio e di adoperarsi per ottenere quel giusto federalismo che dia al comune il potere di decidere la gestione del proprio territorio, potere oggi in mano a chi siede sulle poltrone veneziane.

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