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GIOVEDI’ 6 DICEMBRE, L’ASSOCIAZIONE CULTURALE IL SATIRO TEATRO PRESENTERA’, IN ANTEPRIMA, PRESSO IL CINEMA TEATRO MANZONI DI PAESE, IL NUOVO LAVORO “VENETI SE NASSE” DI GIGI MARDEGAN. UNA PIECE MOLTO COMICA MA ANCHE DISSACRANTE SUGLI STEREOTIPI PADANI, UNO SPETTACOLO IN CUI AVRANNO UN RILIEVO MOLTO IMPORTANTE LE QUESTIONI ECOLOGICHE.

Manca poco alla nuova rappresentazione teatrale VENETI SE NASSE di Gigi Mardegan dell’Associazione culturale IL SATIRO TEATRO di Paese, fissata per il 6 dicembre 2007 alle ore 21.00. Si tratta di un lavoro comico, con inserti anche poetici, a tratti dissacrante sugli stereotipi padani, uno spettacolo in cui le questioni ecologiche saranno fondamentali (e un momento importante sarà occupato da un esilarante pezzo sulle Serre di Paese sorte come funghi nell’antico borgo del Troian). Lo spettacolo viaggerà principalmente nel Veneto ma anche fuori regione. Si riporta di seguito una descrizione della rappresentazione Veneti se nasse: “Era ora! A teatro la prova inconfutabile che i veneti sono i progenitori del mondo: oltre i Celti padani, passando per Romolo e Remo, Ulisse venessian e Oetzi da Contea. Viaggeremo tra miti ancestrali patrimonio del DNA padano: l’irresistibile fascino sexy dei nostri rampolli, la proverbiale intraprendenza, riservatezza, tolleranza. Insomma, dimostreremo la superiorità della Razza Po-Piave-Brenta-Livenza in relazione ad ogni manifestazione dello spirito, della mente e del corpo (anca massa!). Saremo i bardi del Nuovo Rinascimento Naturalistico Padano che sta trasformando lande desolate del “Paraìso terestro” cantato da Ruzante – infestate da siepi selvagge e pantegane – in avveniristici complessi iper-produttivi ad alta integrazione. Alla fine del viaggio, ovviamente, non potrà mancare una breve visita al cimitero e una inedita SPOON RIVER Padana proiettata al 2100. Tra battute a raffica, comiche canzoni e racconti surreali, considerazioni paradossali e sarcastiche provocazioni, non ci faremo mancare nemmeno la grande poesia. RIDEREMO MOLTO. Per una volta, soprattutto di noi stessi.”

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