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ROGO DEL CIRCOLO PARROCCHIALE DI PORCELLENGO DI PAESE (TV). PAESEAMBIENTE CHIEDE MAGGIOR VIGILANZA E PREVENZIONE. IL SINDACO RENDA PUBBLICI AL PIU’ PRESTO GLI ESITI DEL MONITORAGGIO DELLE FIBRE DI AMIANTO SPRIGIONATESI DALL’INCENDIO E LE MISURE DI SICUREZZA ADOTTATE PER SALVAGUARDARE LA SALUTE DEI CITTADINI. SETTE AGENTI DI POLIZIA MUNICIPALE SU UN ORGANICO DI VENTIDUE POSSONO INCENTIVARE IL FAR WEST NEL NOSTRO COMUNE: IL SINDACO FACCIA IL POSSIBILE PER SANARE QUESTA DISASTROSA SITUAZIONE. È INTOLLERABILE CHE IL NUMERO DI AGENTI DI POLIZIA MUNICIPALE DIMINUISCA IN MODO PROPORZIONALE ALL’AUMENTARE DELLA POPOLAZIONE DEL COMUNE.

Alle 3.00 di notte di ieri 2 aprile un incendio ha devastato il prefabbricato in legno, di circa 90 metri quadri, del circolo parrocchiale delle associazioni di volontariato di Via Don Sartor a Porcellengo di Paese, incendio domato solo dopo l’intervento dei Vigili del Fuoco accorsi sul posto. L’incendio ha distrutto l’intera struttura, operativa da circa vent’anni, facendo crollare il tetto in lastre di eternit, contenenti il pericolosissimo amianto, che cadendo si è rotto in più parti; danneggiati anche i giochi e giostrine per bambini custoditi dentro il prefabbricato. L’esito dell’incendio, che pare di origine dolosa e che dovrebbe essere stato innescato nei vicini cassonetti per la raccolta differenziata, potrebbe aver avuto esiti ancor più disastrosi dato che le fiamme hanno lambito la mensa della scuola materna, disastro evitato grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco. Paeseambiente esprime solidarietà ai cittadini, volontari ed anziani che ora si trovano senza questo spazio prezioso per le loro attività di volontariato e ricreative e si affianca alla richiesta di don Claudio Bosa, parroco di Porcellengo e Postioma, affinché l’amministrazione e i cittadini di Paese diano una mano per ricostruire questo spazio pubblico. Vista la situazione credo che il sindaco dovrebbe attivarsi quanto prima – ha commentato Andrea Zanoni, presidente di Paeseambiente – affinché tramite la Polizia Municipale venga svolta un’opera di prevenzione al fine di allontanare dai fabbricati ad uso pubblico ogni fonte facilmente infiammabile, causa di gravi rischi per queste strutture. Chiediamo inoltre al primo cittadino di conoscere al più presto gli esiti del monitoraggio che l’ARPAV di Treviso dovrebbe aver effettuato su sua richiesta, della quantità di fibre cancerogene aerodisperse di amianto immesse nell’aria dalle fiamme; chiediamo inoltre quali procedure sono state adottate per evitare che i residenti inalino dette fibre cancerogene al fine di salvaguardare la loro salute. Poi, prima che tutto il comune di Paese diventi il Far West per le scorribande di teppisti più o meno giovani, chiediamo al sindaco di Paese di porre fine all’incresciosa situazione che vede il nostro comune dotato di soli 7 o 8 Agenti di Polizia Municipale contro i 22 previsti dalla vigente normativa regionale per comuni come il nostro da 22.000 abitanti. Non è possibile e non è tollerabile che a Paese il numero dei Vigili diminuisca in modo proporzionale all’aumentare della popolazione, destinata ad arrivare negli anni ad addirittura 27.000 abitanti. Se il sindaco non riesce a porre fine a questa grave lacuna, almeno sino a quando la situazione dell’organico dei Vigili Urbani non tornerà a norma, almeno blocchi ogni ulteriore incremento della popolazione.

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