ANDREA

ZANONI

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A PAESE E PONZANO VENETO ATTUALMENTE SONO IN ESERCIZIO DUE IMPIANTI DI PRODUZIONE DI CATRAME CONSIDERATI DAL MINISTERO DELLA SANITA’ “INDUSTRIE INSALUBRI DI PRIMA CLASSE”. L’INAIL AFFERMA CHE QUESTI IMPIANTI PRESENTANO MOLTEPLICI FATTORI DI RISCHIO, SPECIFICI PER LA SALUTE E LA SICUREZZA DEI LAVORATORI. PAESEAMBIENTE CHIEDERA’ FORMALMENTE AI SINDACI DEI DUE COMUNI DI FAR MONITORARE DALL’ARPAV LE EMISSIONI DEI DUE SITI.

Paeseambiente, in relazione alla petizione rivolta al sindaco di Paese tesa a far diminuire le molteplici fonti di inquinamento del comune di Paese e a monitorare il fenomeno dei morti di cancro, ha iniziato ad approfondire le conoscenze relative anche alle attività in essere sul territorio che potenzialmente possono avere determinati impatti sull’ambiente e sulla salute. Da questa ricerca è emerso che nel territorio comunale e ai suoi confini esistono ben due “industrie insalubri di PRIMA CLASSE” così definite da un decreto del ministero della sanità del 5 settembre 1994. Si tratta di due impianti di conglomerati bituminosi, termine tecnico per indicare quello che volgarmente viene definito catrame per l’asfalto delle strade, di proprietà della Biasuzzi Cave Spa, ubicati rispettivamente a Padernello di Paese in via Veccelli e a Ponzano Veneto in via Morganella Ovest. Da parte dei cittadini dei comuni di Paese e di Ponzano Veneto e da parte dei loro amministratori, l’interesse per gli impatti di questi due impianti, dovrebbe essere elevato dato che un recente rapporto dell’INAIL denominato “IMPIANTI DI PRODUZIONE DEI CONGLOMERATI BITUMINOSI – Valutazione e contenimento dei rischi lavorativi” del 2004 (Cf. su www.inail.it) evidenzia come “Gli impianti di produzione dei conglomerati bituminosi presentano molteplici fattori di rischio, specifici per la salute e la sicurezza dei lavoratori”. Crediamo sia dovere delle amministrazioni comunali di Paese e Ponzano Veneto – ha dichiarato Andrea Zanoni, presidente di Paeseambiente – tenere costantemente monitorati questi impianti al fine di tutelare non solo la salute dei lavoratori ma anche quella dei residenti nelle aree limitrofe agli impianti e l’intero ecosistema. Non va infatti dimenticato che questi impianti sono stati classificati dal Ministero della Salute addirittura come industrie insalubri di prima classe. Per questo motivo Paeseambiente chiederà ai sindaci Mardegan e Niero di far attuare dei monitoraggi delle emissioni di questi impianti tramite specifici interventi dell’ARPAV. Va ricordato che un impianto analogo ai due è rimasto in funzione per diversi anni presso il sito estrattivo di via Treforni nell’omonima frazione del comune di Paese.

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