ANDREA

ZANONI

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IMPORTANTE MOBILITAZIONE DEI CITTADINI, DELLE ASSOCIAZIONI E DELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI PER BLOCCARE IL PROGETTO DI APPROFONDIMENTO DELLA CAVA MORGANELLA DI PAESE E PONZANO VENETO. IL PROGETTO SARA’ OGGETTO DI UNA INCHIESTA PUBBLICA DA PARTE DELLA COMMISSIONE REGIONALE VIA. PAESEAMBIENTE E ALTRE ASSOCIAZIONI HANNO PRESENTATO NUMEROSE OSSERVAZIONI ALLA COMISSIONE VIA PER BOCCIARE QUESTO PROGETTO. ANCHE VENTIQUATTRO CITTADINI DI PAESE E PONZANO VENETO HANNO SCRITTO IN REGIONE PER FERMARE IL PROGETTO. PAESEAMBIENTE: SE VOGLIAMO TUTELARE LA RISORSA ACQUA QUESTO PROGETTO DEVE TASSATIVAMENTE ESSERE BOCCIATO

Il gruppo Paeseambiente nelle ultime tre settimane si è attivato in maniera particolare in merito al progetto di approfondimento della cava Morganella di Ponzano Veneto e Paese che prevede il prolungamento dell’attività per altri 20 anni, con l’estrazione di altri 8.800.000 metri cubi di ghiaia e l’approfondimento dell’estrazione dagli attuali 40 metri di profondità a ben 65 metri. Un progetto che prevede un ulteriore sfruttamento del territorio con evidenti rischi per la risorsa acqua e con ripercussioni negative per la cittadinanza in termini di inquinamento da polveri e rumori, per non parlare dell’aumento considerevole del traffico pesante. Paeseambiente in merito a questo progetto ha scritto al Presidente della Commissione VIA della Regione Veneto inoltrando un fascicolo relativo a questo progetto, completo di allegati, con il quale sono state illustrate una decina di osservazioni. Tra le osservazioni di Paeseambiente che motivano la bocciatura del progetto troviamo: 1) la possibilità concreta che l’approfondimento sino a 65 metri metta in comunicazione falde acquifere diversificate contribuendo a diffondere l’inquinamento cronico di quelle più superficiali, 2) l’aumento del traffico pesante e l’aumento dell’inquinamento dell’aria e acustico, 3) l’attività di cava che viene autorizzata da decine di anni grazie a proroghe su proroghe senza mai arrivare alla sua ricomposizione, 4) la presenza di due discariche a confine con la cava che potrebbero inquinare la falda affiorante della cava; 5) il mancato coinvolgimento del comune di Treviso nella procedura della VIA nonostante disti solo qualche centinaio di metri dalla cava e si trovi a valle di questa e quindi interessato direttamente dal traffico pesante e dalle ripercussioni sulla falda acquifera (a Treviso ci sono centinaia di pozzi d’acqua). Va registrato che il comune di Paese ha accolto favorevolmente la richiesta di Paeseambiente di chiedere al Presidente della Commissione VIA una inchiesta pubblica su questo progetto, procedura questa che consentirà la massima trasparenza e la partecipazione pubblica in merito alle osservazioni sollevate dalle associazioni e dai cittadini. Anche i cittadini di Paese hanno accolto favorevolmente l’invito di Paeseambiente, che aveva scritto una lettera ai confinanti con la cava, di trasmettere delle osservazioni alla Commissione VIA al fine di bocciare il progetto. Sono infatti ben ventiquattro i cittadini che hanno trasmesso a Venezia delle osservazioni per la richiesta di bocciatura del progetto dei quali venti residenti nel comune di Paese e quattro nel comune di Ponzano Veneto. Anche l’associazione Italia Nostra Sezione di Treviso, il Forum Trevigiano per l’Ecologia, l’Associazione Grillitreviso, l’Associazione Alisei, l’Ecoistituto Veneto e altri gruppi e cittadini hanno trasmesso le loro osservazioni con la contestuale richiesta di bocciatura del progetto. La nostra mobilitazione per il coinvolgimento dei cittadini, delle amministrazioni comunali e delle associazioni del territorio – ha dichiarato Andrea Zanoni, presidente di Paeseambiente – ha dato i frutti sperati con l’invio di numerose osservazioni e con l’importante risultato relativo all’inchiesta pubblica, un atto dovuto qualora sia un comune a richiederla. In queste settimane ho avuto modo di incontrare molti cittadini di Paese e Ponzano Veneto che mi hanno evidenziato quanto gravi siano i disagi quotidiani per chi vive nei pressi di questa cava, raccontandomi anche alcuni gravi episodi accaduti negli anni. Ora non resta che sperare che il progetto venga bocciato perché, se passa questo, passano a cascata tutti gli altri e se ciò accadrà non so quali disastri si verificheranno in futuro su quella che è la risorsa più importante per la vita dell’uomo: l’acqua.

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