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PAESEAMBIENTE SCRIVE AL SINDACO DI PAESE E ALL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE DELLA PROVINCIA DI TREVISO PER CHIEDERE NOTIZIE IN MERITO AI MONITORAGGI SULLA PROFONDITA’ DELLE CAVE DEL COMUNE DI PAESE REALIZZATI TRA GIUGNO E LUGLIO 2008. ANDREA ZANONI PRESIDENTE DI PAESEAMBIENTE SI INTERROGA “PERCHE’ TUTTO TACE? COSA BOLLE IN PENTOLA?”

Da diverse decine di anni in molte delle cave ubicate a Paese e comuni limitrofi si continua a scavare sotto il livello della falda acquifera, ovvero sotto l’acqua, rendendo di fatto impossibile capire ad occhio nudo la profondità raggiunta dai vari cavatori, profondità che le attuali autorizzazioni regionali fissano grossomodo a quaranta metri sotto il piano campagna. Lo scorso maggio il sindaco di Paese, Valerio Mardegan, incalzato dai cittadini e da gruppi locali, in primis Paeseambiente, rese noto che la provincia di Treviso, su richiesta del comune di Paese, aveva affidato all’Istituto nazionale di geofisica sperimentale l’incarico di controllare la profondità di tutti i siti di cava del comune di Paese dove da anni si scava sotto il livello della falda acquifera, operazione questa che sarebbe stata effettuata con uno speciale ecoscandaglio ad alta tecnologia. Per le cave che invece non hanno raggiunto la falda acquifera un altro istituto avrebbe effettuato le misurazioni tramite un apposito strumento laser. Il sospetto che molti cittadini di Paese hanno da tempo è che alcuni cavatori si siano già spinti con gli scavi ben al di sotto delle profondità autorizzate. Il lavoro di monitoraggio annunciato sarebbe dovuto durare 60 giorni, perciò, i dati sarebbero stati disponibili a fine luglio. Paeseambiente, considerato il ritardo di un mese e mezzo, ha preso carta e penna ed ha scritto al sindaco di Paese, Valerio Mardegan, e all’assessore all’ambiente della provincia di Treviso, Ubaldo Fanton, chiedendo i motivi di questo grave ritardo, ritardo aggravato dal fatto che i monitoraggi sulla profondità delle cave, come risulta da fonti certe, sono stati realmente effettuati da tempo. Da anni a Paese si sentono dei racconti in base ai quali alcuni cittadini – ha dichiarato Andrea Zanoni presidente di Paeseambiente – avrebbero effettuato delle misurazioni fai da te della profondità dei laghetti delle cave di Paese, ovvero della profondità della falda acquifera spogliata della ghiaia, riscontrando dei dati a dir poco inverosimili ed allarmanti. Dopo anni di scavi in profondità incontrollati finalmente queste misurazioni vengono fatte da degli specialisti del settore con laser ed ecoscandagli, peccato però che si ritardi a rendere noti i risultati relativi ad una problematica che interessa tutti i cittadini. Mi chiedo perché tutto tace ma soprattutto cosa stia bollendo in pentola. Per saperne di più oggi abbiamo mandato una formale richiesta di chiarimenti indirizzata all’assessore all’ambiente della provincia e al sindaco di Paese. Ci siamo inoltre permessi di ricordare ai suddetti amministratori che in base alla legge regionale sulle cave, la n.44 del 1982 in caso di riscontro di violazioni alle autorizzazioni deve essere data notizia mediante adeguata pubblicità e comunque mediante affissione all’albo della Provincia e del Comune. Credo che i dati delle reali profondità raggiunte dovranno essere utilizzati anche per contrastare le nuove richieste dei cavatori locali di ulteriori approfondimenti che stanno arrivando a pioggia sui tavoli dell’ufficio cave della Regione Veneto.

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