Oggi in tutta Italia, dopo l’odiosa preapertura di inizio settembre, parte la stagione di caccia,.
In molte regioni, grazie ai ricorsi delle associazioni ambientaliste e ai loro bravissimi avvocati, sono state salvate alcune specie a rischio e accorciati i periodi di caccia, portando i calendari venatori a rispettare le richieste di tutela dell’ISPRA, l’agenzia statale che si occupa di salvaguardia della biodiversità.
Oggi gli animali selvatici, con particolare riferimento agli uccelli migratori, sono continuamente minacciati dall’agricoltura intensiva e meccanizzata, dall’uso massiccio e in costante aumento dei pesticidi in agricoltura, dall’inquinamento dell’aria, dal consumo di suolo e dagli effetti dei cambiamenti climatici, siccità per prima.
Con tutte queste minacce gli animali selvatici andrebbero protetti con norme piu’ severe e rigidi controlli, invece per accontentare una minuscola componente, da percentuali da prefisso telefonico, quella dei cacciatori, se ne consente ancor oggi la loro uccisione.
Sono vicino a tutte le associazioni, ai loro legali, a tutti gli attivisti che ogni giorno combattono contro questa ingiustizia. Tutti assieme dobbiamo lavorare con costanza affinché il principio di tutela degli animali selvatici, oggi inserito nella Costituzione Italiana, si traduca presto in leggi che finalmente prevedano lo stop della loro uccisione per il divertimento di pochi.
Andrea Zanoni
Foto: Allodola con i piccoli, specie a rischio estinzione ma cacciabile in tutta Italia
