Quarta commissione ascolta rappresentanti Coldiretti e CIA del Veneto per mappare il fenomeno del Caporalato in agricoltura

La Quarta commissione consiliare permanente, presieduta da Andrea Zanoni (Pd), vicepresidente Roberto Bet (Lega- LV), ha ascoltato oggi Alberto Bertin, Capo Area legislativo di Coldiretti Veneto, e Laura Ravagnan, responsabile organizzazione e sviluppo CIA Veneto, per mappare il fenomeno del Caporalato, acquisendo esperienze, dati, strategie e proposte da parte delle associazioni di categoria del settore agricolo”.

“Oggi, gli auditi ci hanno confermato tutta la gravità del fenomeno del Caporalato in Veneto – ha affermato il presidente Zanoni – Credo che per le aziende agricole ci vorrebbero normative più semplici. È evidente che per contrastare il Caporalato servano norme maggiormente utili allo scopo e un impegno più deciso sul fronte dei controlli. Mi ha particolarmente sorpreso il dato, risalente al 2020, che attesta come in provincia di Treviso l’Ispettorato del Lavoro abbia registrato, durante le attività di controllo, ben 45 casi di Caporalato in agricoltura. Dinnanzi a questo quadro, penso che ci sia molto lavoro da fare. L’attività della commissione consiliare Legalità, di approfondimento del fenomeno del Caporalato, che culminerà in una relazione finale, potrà costituire un prezioso contributo al fine di individuare soluzioni utili a fronteggiare questa vera e propria emergenza”.

“In un quadro che vede, secondo i dati forniti da Coldiretti, 82500 aziende agricole operanti nella nostra regione, nel 2023 si sono registrati 51 casi di Caporalato – ha evidenziato il vicepresidente Bet – Analizzando questi dati, penso che sicuramente il problema dello sfruttamento dei lavoratori in agricoltura esista e vada monitorato con attenzione; pur tuttavia, mi sembra che questo, in Veneto, sia un fenomeno abbastanza contenuto nel vasto panorama delle attività agricole. I due responsabili di Coldiretti e CIA che abbiamo ospitato oggi in audizione ci hanno fornito spunti davvero interessanti, aiutandoci a riflettere con attenzione su tutti gli aspetti contrattuali delle aziende agricole e, in particolare, sulle modalità utilizzate dalle stesse per reclutare manodopera. Credo che il lavoro che siamo chiamati a portare avanti nei prossimi mesi sia quello di favorire una semplificazione delle procedure”.

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