In quarantotto ore il Corpo Forestale dello Stato e la Polizia Provinciale di Livorno sono riusciti a individuare il responsabile dell’abbattimento di due Ibis eremita. L’Eurodeputato IdV Andrea Zanoni ha affermato: «Mi congratulo con le Forze dell’Ordine per il risultato ottenuto. Ora invito le associazioni protezionistiche a costituirsi parte civile nel processo contro l’autore di un gesto così scellerato»
A sole quarantotto ore dall’uccisione di un esemplare di Ibis eremita e dal grave ferimento di un altro, nel Comune di San Vincenzo (LI), gli agenti del Corpo Forestale dello Stato del Comando Provinciale di Livorno e della Polizia Provinciale di Livorno sono arrivati a individuare il responsabile.
L’abbattimento dei due rarissimi esemplari di Ibis eremita (Geronticus eremita) è avvenuto domenica 14 ottobre nel Comune di San Vincenzo (LI). (Comunicato stampa) Gli agenti sono arrivati all’individuazione dell’autore del gesto, un cacciatore quarantenne lucchese, attraverso l’incrocio dei dati georeferenziati forniti dai gps di cui erano dotati i due uccelli.
Il luogo di rinvenimento degli esemplari abbattuti e la vicinanza di un appostamento fisso di caccia, supportati dalle informazioni tecniche e scientifiche sull’etologia e la biologia della specie, hanno permesso agli investigatori di arrivare al responsabile dell’insano gesto, che alla fine di un serrato interrogatorio ha confessato il reato. Il cacciatore, in possesso di un regolare porto d’armi ad uso caccia, si è difeso sostenendo di aver sparato in direzione di un gruppo di colombacci.
I due esemplari di Ibis eremita provenivano dall’Austria ed erano diretti nell’oasi WWF della Laguna di Orbetello (GR), nell’ambito del progetto “Waldrappteam” che si occupa del recupero e della reintroduzione in natura di questa specie rarissima e in via di estinzione. L’Ibis è infatti inserito nella lista rossa dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN).
Lo scorso febbraio Andrea Zanoni, Europarlamentare IdV e vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere degli Animali aveva denunciato con un’interrogazione scritta (Link per interrogazione) alla Commissione Europea gli abbattimenti di questi uccelli sul territorio italiano durante i loro voli migratori compiuti con l’ausilio di piccoli veicoli aerei e radio collari: «Sono scomparsi dal cielo italiano 19 esemplari nel 2009 e 10 nel 2011. Ora è stato ucciso “Goja”, il primo esemplare del progetto “Waldrappteam”ad aver compiuto da solo la migrazione imparata da giovane ed è rimasto ferito “Domino”. Altri 8 Ibis eremita stanno partendo per svernare in Toscana e alcuni sono fermi a Thiene in Provincia di Vicenza». (comunicato stampa)
«I miei complimenti al Corpo Forestale dello Stato e alla Polizia Provinciale per l’ottimo lavoro portato a termine – ha concluso Zanoni – Rivolgo un invito alle associazioni protezionistiche affinché si costituiscano parte civile nel processo contro l’autore di un atto incivile e gravissimo che conferma come si spari senza alcuno scrupolo a qualsiasi cosa si muova. Servono azioni mirate per contrastare il bracconaggio e pene severe per tutelare il nostro patrimonio faunistico e difenderlo da questi criminali».
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