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Zanoni plaude al Corpo Forestale per la denuncia di 48 bracconieri bresciani

Il Nucleo Operativo Antibracconaggio (NOA) del Corpo Forestale Dello Stato di Brescia ha denunciato 48 persone, sequestrando novanta uccelli abbattuti e centoventitré esemplari vivi. L’Eurodeputato IdV Andrea Zanoni ha affermato: «Un altro importante risultato è stato messo a segno dal Corpo Forestale. E’ però grave che la Provincia di Brescia e la Regione Lombardia non affrontino la piaga del bracconaggio che da sempre affligge i loro territori e, nei fatti, appare tollerato»

 

E’ terminata la prima fase dell’operazione antibracconaggio iniziata lo scorso 27 settembre. Il Nucleo Operativo Antibracconaggio (NOA) del Corpo Forestale dello Stato ha operato con 24 unità suddivise in due turni. L’attività si è svolta tra la Val Trompia, la Val Sabbia e la Valle Camonica nella Provincia di Brescia. Sono stati denunciati 48 bracconieri con le accuse di maltrattamento di animali, furto venatorio, omessa custodia di armi e caccia a specie protette anche con mezzi non consentiti.

 

Il NOA ha sequestrato novanta uccelli abbattuti, centoventitré esemplari vivi, tredici fucili, sette richiami acustici a funzionamento elettromagnetico, ottantadue reti, duecentodiciotto tagliole in ferro con scatto a molla, duecentosettantacinque archetti, ovvero ramoscelli a ferro di cavallo che scattano al posarsi dei volatili facendoli rimanere appesi con le zampe spezzate ad agonizzare per ore. Parte degli esemplari sono stati liberati sul posto, gli altri sono stati invece affidati alle cure del centro per il recupero della fauna selvatica “Il Pettirosso”, nel modenese. Sono stati inoltre rinvenuti due esemplari accecati di Tordo.

 

Tra le vittime dei bracconieri bresciani si annoverano Pettirossi, Verzellini, Capinere, Lucherini, Passere Scopaiole e Cince. Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere degli Animali del Parlamento europeo ha affermato: «Mi congratulo per il grande lavoro messo in campo dagli agenti del Corpo Forestale e soprattutto per l’importante risultato ottenuto. Quello Bresciano è un territorio martoriato dai crimini compiuti dai bracconieri. Il problema esiste da sempre e le autorità locali, come la Provincia di Brescia e la Regione Lombardia, non lo affrontano con la dovuta incisività, quasi a volerlo tollerare. Questa situazione è gravissima, il fatto che questo bracconaggio continui a persistere dimostra che le autorità locali non fanno nulla per combatterlo e ciò può costituire una chiara violazione della direttiva comunitaria “Uccelli”. Non mancherò di segnalare l’increscioso comportamento della regione Lombardia e della provincia di Brescia alla Commissione europea, che potrebbe decidere di aprire un procedimento di infrazione con la probabile successiva comminazione di sanzioni europee».

Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni
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