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Zanoni denuncia in Europa la discarica Postumia 2 di Trevignano (TV)

L’eurodeputato Andrea Zanoni presenta un’interrogazione alla Commissione europea sull’ampliamento della discarica per inerti di Trevignano. “A rischio soprattutto la falda acquifera. Basta seppellire rifiuti sotto terra”.

 

La Commissione contatti le autorità locali italiane per verificare eventuali violazioni della normativa UE per l’ampliamento della discarica Postumia 2 nonostante la presenza di un impressionante numero di altri impianti nel territorio, spesso affetti da gravi irregolarità, e visti i rischi di inquinamento della poco profonda falda acquifera sottostante”. Lo chiede Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, con un’interrogazione alla Commissione europea. “I vecchi metodi di smaltimento devono essere accantonati, incentivando invece quelle pratiche si incentrano sul rifiuto come bene da rimettere nel ciclo produttivo. I nostri Amministratori devono capire che dalla salute dell’ambiente dipende la vita dei cittadini”.

 

Sotto accusa la discarica per inerti “Postumia 2” a Trevignano (TV). Nel luglio del 2012, la Provincia di Treviso autorizzava un progetto di ampliamento dell’impianto dagli attuali 99.000 metri cubi a 850.000 metri cubi di estensione, con autorizzazione al conferimento di oltre 1.000.000 tonnellate di rifiuti provenienti anche da siti contaminati e da operazioni di bonifica. “Tale progetto comporta seri rischi di contaminazione della poco profonda falda acquifera sottostante alla discarica, prontamente segnalati con preoccupazione dall’azienda di gestione del servizio di approvvigionamento di acqua potabile”, scrive Zanoni alla Commissione.

 

La discarica è separata dalla falda acquifera da uno strato di ghiaia spesso solo un paio di metri; ciononostante, in base al progetto, per impermeabilizzare il fondo verrà utilizzato appena un metro di argilla, materiale questo, peraltro, solo parzialmente isolante”, spiega l’eurodeputato. “È opportuno ricordare i problemi di inquinamento di falda acquifera, in tal caso da mercurio, che già caratterizzano alcune aree limitrofe e che ho già denunciato in Europa”. (1° interrogazione) (2° interrogazione).

 

L’intera zona presenta già serie problematiche nella gestione dei rifiuti, dovuti alla presenza di una sorprendente concentrazione di impianti per il trattamento e lo stoccaggio caratterizzati da numerose irregolarità, basti pensare alla discarica denominata “Ex SEV” di Paese (TV) che ho già avuto premura di segnalare alla Commissione europea” (interrogazione), conclude Zanoni. “In Veneto di discariche ce ne sono anche troppe. E’ arrivata l’ora di adottare una gestione dei rifiuti moderna che passi dalle buche sottoterra al riciclo e riutilizzo completo”.

 

 

BACKGROUND

 

Zanoni ha organizzato una conferenza lunedì 13 maggio alle ore 21.00, a Villa Onigo in via Monsignor Mazzarolo 5 a Trevignano (TV) dal titolo “Discarica Postumia 2, cosa sta succedendo a Trevignano?”. Hanno partecipato Mario Zanardo, portavoce di Paeseambiente, Valerio Parisotto esperto di Legambiente ed il Consigliere comunale Gianni Pellizzari.

 

A febbraio 2013, Legambiente ha inviato un esposto al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia per chiedere di verificare la legittimità del processo di escavazione di ghiaia nella cava Postumia, sita nel Comune di Trevignano, e l’autorizzazione di discarica per inerti Postumia 2, con nuova convenzione stipulata tra il Sindaco di Trevignano e la ditta Postumia 2.

 

A seguito della presentazione del progetto di ampliamento della discarica denominata Postumia 2 in territorio di Trevignano, depositato in Comune a Trevignano in data 14.10.2010, integrato in data 10.11.2011 e soggetto a procedura V.I.A. ai sensi dell’art. 23 e 24 del D.Lgs 152/2006 e art. 23 della L.R. 10/1999 è emerso che, all’interno dell’area interessata dal progetto, esiste un sedime classificato come relitto di acque, di proprietà demaniale.

 

A luglio 2012 la Provincia di Treviso ha autorizzato l’ampliamento dell’impianto Postumia 2, passando da 99 mila metri cubi a 850 mila metri cubi con una capacità di conferimento, fino al 2019, di oltre un milione di tonnellate di rifiuti provenienti anche dai siti contaminati e autorizzando addirittura lo stoccaggio dei rifiuti prodotti da operazioni di bonifica. A marzo 2011, ben 2.600 cittadini di Trevignano avevano firmato la petizione consegnata poi in Comune per chiedere che non venisse concesso l’ampliamento e che si arrivasse alla chiusura dell’impianto di rifiuti. 

 

Il 24 maggio 2012, il Parlamento europeo ha approvato la relazione Gerbrandy su “un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse” che invita la Commissione europea “a razionalizzare la normativa in materia di rifiuti, tenendo conto della gerarchia dei rifiuti e della necessità di ridurre quelli residui fino a raggiungere l’obiettivo RIFIUTI ZERO”. Per questo, il testo “chiede alla Commissione di presentare proposte entro il 2014 allo scopo di introdurre gradualmente un divieto generale dello smaltimento in discarica a livello europeo e di abolire progressivamente, entro la fine di questo decennio, l’incenerimento dei rifiuti riciclabili e compostabili”.

Il 7 marzo scorso, Zanoni ha partecipato come relatore alla conferenza “Towards zero waste – Verso rifiuti zero” al Parlamento europeo di Bruxelles (VIDEO) dove, tra l’altro, era presente il Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik.

 

Al Parlamento europeo Zanoni ha denunciato spesso gli effetti degli inceneritori e dello smaltimento illegale dei rifiuti sull’ambiente e la salute degli italiani (interventi su inceneritori) (interventi su rifiuti).

 

Zanoni ha aderito al progetto di legge di iniziativa popolare “Legge Rifiuti Zero”  che si propone di raccogliere le firme necessarie per proporre una normativa che bandisca per sempre gli inceneritori e le discariche, a vantaggio del riciclo e del riutilizzo. 

 

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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