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A TREVISO IL 4 GENNAIO REGISTRATI BEN 105 MICROGRAMMI AL METRO CUBO DI POLVERI SOTTILI CONTRO I 50 DI LEGGE. CON I PANEVIN (FALO’) DELL’EPIFANIA SI PREVEDE UNA ULTERIORE IMPENNATA DELL’INQUINAMENTO. SONO TROPPI I FURBI CHE, CON IL PRETESTO DEI “PANEVIN”, SMALTISCONO TONNELLATE DI RIFIUTI DI OGNI TIPO IN BARBA ALLE LEGGI E AI DANNI DELLA SALUTE DI TUTTI I CITTADINI.

Ieri 4 gennaio 2007 la centralina dell’ARPAV di Treviso, ubicata in via Lancieri Novara, ha registrato un inquinamento record pari a 105 ug/mc (microgrammi/metrocubo) di PM10 (le polveri sottili), superando sia la soglia di legge dei 50 ug/mc, sia quella “di allarme” dei 100 ug/mc. Purtroppo, non sono ancora rilevabili dall’ARPAV le polveri sottilissime ovvero le PM 2,5 e le nanopolveri, molto più pericolose delle PM10. Il 6 gennaio del 2006, dopo i tradizionali panevin dell’Epifania le centraline dell’ARPAV registrarono, sempre a Treviso, un record di inquinamento dell’aria da polveri sottili pari a ben 118 ug/mc, in sostanza il doppio dell’inquinamento registrato il giorno prima, il 5 gennaio 2006, pari a 61 microgrammi al metro cubo. A detta degli esperti l’impennata dell’inquinamento dell’aria fu dovuta alle migliaia di “panevin” della notte del 5 gennaio, dove in troppi, ma non tutti, hanno approfittato per smaltire gratuitamente tonnellate di rifiuti di molteplici categorie (imballaggi, contenitori, pneumatici, ecc.) di plastica, polistirolo, legno trattato con solventi, gomme, e così via. Il “Panevin” resta una tradizione che va mantenuta, ma che non deve diventare il capro espiatorio per privati o addirittura per qualche azienda, per smaltire i propri rifiuti e che non può prevaricare il diritto dei cittadini ad un’aria il meno possibile inquinata. Ogni anno tutti possono constatare di persona l’aria pressoché irrespirabile della notte tra il 5 e il 6 gennaio, intrisa di fumi della combustione che sicuramente non provengono dalle sole ramaglie, contenendo probabilmente anche la pericolosa diossina derivante dalla combustione di rifiuti di plastica. Tutti i comuni del trevigiano interessati dal fenomeno delle polveri sottili, ovvero tutti quei Comuni che si trovano in pianura, dovrebbero attuare attenti e scrupolosi controlli, soprattutto in concomitanza con i panevin, per evitare abusi e violazioni delle leggi. Il problema dell’inquinamento dell’aria non va preso sottogamba e non va sminuito, perché provoca gravi danni alla salute: la Commissione Europea il ’02/21/2005 ha reso noto uno studio dal quale risulta che lo smog accorcia la vita media degli europei di 8,7 mesi. Inoltre, lo studio ha verificato che in Italia lo smog causa ogni anno ben 39.000 decessi (sui 310.000 dell’intera Europa); dallo studio risulta che più del 90 per cento dei morti è dovuto alle polveri sottili. Ogni Comune, con il supporto dell’ARPAV, della Provincia e della Regione, dovrebbe adottare seri controlli quotidiani su chi irresponsabilmente smaltisce i rifiuti tramite la combustione illegale, anche al fine di evitare di rendere inutili le insufficienti, scoordinate, timide e a volte pure ridicole misure adottate finora per arginare il gravissimo problema delle polveri sottili.

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