Dopo l’esposto presentato dall’Europarlamentare IdV Andrea Zanoni, parte l’inchiesta del Ministero sulla distruzione del Bosco del Dosso habitat della rarissima Salamandra Aurora. Zanoni: «Dal Ministero la conferma che il raro anfibio deve essere protetto come previsto dalla normativa comunitaria»
In località Bosco del Dosso, tra i Comuni di Asiago e Gallio (VI), era in atto una possibile distruzione del sottobosco per realizzare piste forestali. Nell’area erano infatti presenti timbri e “martellate” che indicavano quali alberi dovevano essere tagliati secondo i piani di disboscamento. La zona sottoposta all’intervento è l’habitat della Salamandra Aurora (Salamandra atra aurorae), anfibio presente al mondo unicamente sull’Altopiano di Asiago (VI) e su quello di Vezzena (TN).
A fine giugno, Andrea Zanoni Eurodeputato IdV e vice Presidente dell’intergruppo per il Benessere degli animali al Parlamento europeo, ha denunciato i nuovi interventi di abbattimento programmati che mettevano a rischio la sopravvivenza dell’animale di elevata importanza conservazionistica.
«L’anfibio è annoverato tra gli animali a priorità di conservazione a livello comunitario – ha spiegato Zanoni – ai sensi della Direttiva 92/43/CEE Habitat. In particolare, sono vietati qualsiasi forma di cattura o uccisione deliberata delle specie animali oggetto di tutela e il deterioramento o distruzione dei siti di riproduzione o delle aree di riposo. In base alla Direttiva 2004/35/CEE, inoltre, è necessario adottare azioni di prevenzione e/o di riparazione del danno ambientale su specie e habitat naturali protetti. La legge regionale n. 1/2007, inoltre, vieta espressamente l’apertura di nuove piste forestali ed il transito con mezzi meccanici nelle stazioni di presenza di Salamandra atra aurorae».
L’esposto dell’Onorevole Zanoni è stato recapitato alla Commissione Europea, al Ministero dell’Ambiente, al Corpo Forestale dello Stato, alla Regione Veneto e alla Provincia di Vicenza, alla Comunità Montana ed ai Comuni di Asiago e Gallio.
Con circolare datata 30 luglio, il Ministero dell’Ambiente ha annunciato l’avvio di indagini e ha richiesto alla Regione, alla Provincia di Vicenza e ai Comuni di Asiago e Gallio di indicare con urgenza le misure adottate per la tutela dell’habitat e delle specie presenti e quali azioni siano state intraprese per impedire il danneggiamento del SITO NATURA 2000 SIC/ZPS “Altopiano dei Sette Comuni”. Se la Direttiva Habitat non dovesse essere stata rispettata, il Ministero ha annunciato che il caso della Salamandra Aurora arriverà davanti alla Corte di Giustizia Europea con le conseguenti sanzioni per l’Italia.
“Sono molto soddisfatto per l’avvio delle indagini ministeriali – ha concluso Zanoni – In questo periodo di vacche magre non è il caso di rischiare procedure di infrazione, soprattutto quando per evitarle basta osservare la legge”.
“Dobbiamo difendere la natura e tutelare l’ambiente e farlo è molto semplice perché basta rispettare la legge. In questo modo riusciremmo inoltre a salvaguardare una specie unica al mondo e presente solo in questo nostro territorio”.