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Ambiente – Zanoni: “Co.Impo di Adria: la Regione si schieri in prima linea costituendosi parte civile nel processo”

“La Regione rompa gli indugi e si costituisca parte civile nel processo che riguarda la Co.Impo di Adria per gravi reati ambientali e relativi alla sicurezza dei lavoratori”. È quanto chiede il Consigliere regionale Andrea Zanoni (Partito Democratico), primo firmatario di una interrogazione a risposta immediata, sottoscritta anche dal collega Graziano Azzalin (Partito Democratico) e da Patrizia Bartelle (Movimento 5 Stelle).

 

“Il caso – spiega l’esponente democratico – riguarda l’impianto di smaltimento di rifiuti di Ca’ Emo di Adria, dove il 22 settembre 2014 persero la vita quattro lavoratori a causa di una nube tossica levatasi da una vasca di fanghi nel corso di un trattamento con acido solforico e che ha visto il rinvio a giudizio di otto persone per omicidio colposo e in alcuni casi anche per una serie di presunte irregolarità nella gestione dei rifiuti”. “Abbiamo anche appreso nelle scorse settimane dagli organi di stampa – continua il Consigliere – che il titolare dell’azienda è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di aver sversato dal 2013 fanghi civili e industriali su circa 800 ettari di terreni agricoli in provincia di Pisa e Firenze ed abbiamo pure letto di presunti rapporti con il clan dei casalesi. Non è un caso isolato. La relazione della Commissione bicamerale dello scorso 23 giugno ha sottolineato un quadro allarmante per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti in Veneto, parlando illegalità diffusa, con imprese che violano le autorizzazioni dell’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale), concesse per la gestione di particolari rifiuti non pericolosi, miscelandoli con altri rifiuti non compresi nel codice CER (il Codice Europeo dei Rifiuti)”.

 

“Nonostante i tanti episodi criminosi – conclude Zanoni – si arriva ben poche volte a processo: in questi casi perciò sarebbe utile che la Regione, competente in materia di gestione di rifiuti, si schierasse in prima linea con la costituzione di parte civile nel processo contro gli imputati. Mi auguro che la magistratura vada fino in fondo e che da questa sentenza arrivino delle condanne esemplari, perché i valori che rappresentano l’ambiente e la salute devono essere sempre rispettati e difesi”.

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