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CANCRO A PAESE. LA DOTTORESSA PATRIZIA GENTILINI E IL DOTTOR VALERIO GENNARO ESPERTI ONCOLOGI A LIVELLO NAZIONALE HANNO ESPRESSO IL LORO AUTOREVOLE PARERE IN MERITO ALLA RELAZIONE SUL CANCRO NEL COMUNE DI PAESE PRESENTATA DALL’ULSS 9 A PAESE IL 20 MAGGIO SCORSO: “CONFRONTARE LO STATO DI SALUTE GENERALE DEL TERRITORIO CON QUELLO COMPLESSIVO DELLA REGIONE VENETO E CONSOLARSI PERCHE’ I DATI SONO SOVRAPPONIBILI APPARE DAVVERO FUORI LUOGO”.

Paeseambiente dopo la presentazione della relazione sul cancro a Paese avvenuta lo scorso 20 maggio al cinema Manzoni di Paese da parte dell’ULSS 9 di Treviso, aveva chiesto ad alcuni medici una valutazione tecnica su questa ricerca. Una prima risposta era arrivata dall’AMA Associazione Medici per l’Ambiente di Treviso tramite il suo presidente, il dott. Francesco Cavasin, che aveva sottolineato che la relazione dell’ULSS 9 sul cancro a Paese rispondeva solo in parte al quesito della petizione sottoscritta dai 2157 cittadini di paese: “a Paese si muore di cancro più o meno che altrove ?” e che : “lo studio che il servizio di igiene ha approntato è uno studio descrittivo (basato sui dati ufficiali di mortalità e di morbosità) e quindi, per la sua stessa natura, parzialmente attendibile e completo” (Cf. comunicato del 5 giugno 2008 e lettera dell’AMA di Treviso su www.paeseambiente.org.). Ora è arrivato un secondo autorevole parere congiunto dei dottori Patrizia Gentilini di Forlì e Valerio Gennaro di Genova (Cf. parere allegato su www.paeseambiente.org). Si tratta di due esperti del settore di fama nazionale con un curriculum di tutto rispetto: la dott.sa Patrizia Gentilini, oncologa, è stata responsabile del reparto di Onco-Ematologia, presso l’Unità Operativa di Oncologia dell’ospedale dell’AUSL di Forlì dal 1995 al 2007, è inoltre vice presidente dell’ Associazione contro Leucemie e Linfomi (AIL ) per la provincia di Forlì-Cesena e vice presidente del Comitato Scientifico per il Nord Italia dell’ISDE International Society of Doctors for the Environment e dell’Associazione Medici per l’Ambiente; il dottor Valerio Gennaro è Medico Epidemiologo presso l’ Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova e anch’esso fa parte dell’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia. I due medici hanno rilevato come un recente studio della Protezione Civile abbia evidenziato come nelle aree della Campania dove sono presenti varie discariche si è registrato un aumento del 2% della mortalità complessiva per ogni classe di rischio, con un incremento nei comuni più a rischio del +9% per i maschi e +12% nelle donne. Hanno poi evidenziato che per detto studio, intorno ad ogni sito è stata considerata come area di impatto quella compresa nel raggio di 1 km chiedendosi poi “Come si può tranquillizzare la popolazione di Paese sul suo stato di salute se nessuna indagine analitica di questo tipo è stata fatta? Quanti e come sarebbero distribuiti i decessi se li analizzassimo secondo le coordinate sopra descritte?” Interessante anche quest’altra considerazione: “Conteggiare fra gli “esposti” 5000 nuovi residenti, presenti solo da 5 anni (di cui difficilmente può essere ricostruita la storia abitativa) su 21.300 totali, rischia di inficiare qualunque stima dal momento che le cave ci sono da 50/60 anni e le discariche da 20 anni.” Perentoria e altamente significativa, infine, l’affermazione riportata dai due che recita: “Confrontare, pertanto, lo stato di salute “generale” del territorio con quello complessivo della regione Veneto e “consolarsi” perché i dati sono sovrapponibili appare a questo punto davvero fuori luogo “. Speriamo che i tanti, anzi troppi dubbi e interrogativi, sollevati prima dal Dott. Cavasin e poi dai dagli oncologi Patrizia Gentilini e Valerio Gennaro – ha dichiarato Andrea Zanoni, presidente di Paeseambiente – trovino presto delle esaurienti risposte. Purtroppo, dobbiamo constatare che l’integrazione dei dati alla relazione che il 20 maggio scorso il sindaco aveva promesso sarebbero stati pubblicati sul sito internet del comune di Paese entro pochi giorni ad oggi, dopo un mese, non ci sono ancora. Cosa sarà successo? Anche la pubblicazione inviata alle famiglie non risulta pubblicata. Sulla scia della domanda dei due oncologi: “se a Paese non ci fossero le 29 cave, le 11 discariche 5 delle quali da bonificare, gli 11 siti contaminati, una fabbrica di catrame, il corridoio degli aerei militari dell’aeroporto di Istrana, e così via, lo stato di salute dei suoi abitanti sarebbe migliore?” esortiamo l’amministrazione comunale affinché il comune di Paese oltre al record negativo per numero di cave e discariche, conquisti quello positivo per numero di siti inquinanti e di discariche bonificati.
Paeseambiente email: paesambiente@ecorete.it, internet: www.paeseambiente.org – ALLEGATO COMUNICATO DEL 20 GIUGNO 2008

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