Ieri, 22 agosto 2005, è stata finalmente pubblicata la Gazzetta Ufficiale – serie generale n.194, che contiene la legge 17 agosto 2005, n.168, la quale mette fine alle discariche di amianto non a norma, tutto ciò dopo ben 23 giorni di lunga attesa dato che l’approvazione della legge risale al 30 luglio scorso. Questa legge ha convertito il decreto legge n.115 del 30 giugno scorso che, al comma 2 dell’articolo 11, prevede che per “le discariche di II categoria, di tipo A, cui si conferiscono materiali di matrice cementizia contenenti amianto (.omissis.) il termine di conferimento è fissato alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto” mettendo finalmente fine anche al conferimento di amianto presso la discarica di rifiuti di Paese, La Terra, ubicata in via Baldrocco tra le frazioni di Castagnole e Porcellengo. Ora per la chiusura formale della discarica serve ancora un ultimo piccolo passo da parte della provincia di Treviso, che dovrà obbligatoriamente e immediatamente revocare il decreto che autorizzava il conferimento di amianto sino al 31 dicembre 2005. Contro questa discarica di rifiuti cancerogeni c’è stata una mobilitazione senza precedenti: nel dicembre del 2004 abbiamo promosso una petizione raccogliendo oltre 2000 firme, abbiamo incontrato una decina di volte il sindaco di Paese, Valerio Mardegan, sempre disponibile nei nostri confronti, a marzo di quest’anno abbiamo organizzato a Castagnole una manifestazione con 600 persone, a maggio abbiamo organizzato la proiezione del film “Indistruttibile” del regista Michele Citoni con un centinaio di presenti, sempre a maggio abbiamo organizzato una conferenza dibattito con l’anatomo patologo prof. Claudio Bianchi direttore dell’Unità Operativa di Anatomia Patologica dell’Ospedale di Monfalcone nel periodo 1979-2002, con circa cento partecipanti, abbiamo distribuito ben cinque volantini in migliaia di copie in tutto il territorio comunale, abbiamo organizzato decine di gazebo informativi nelle piazze delle varie frazioni di Paese, sono stati fatti alcuni esposti, a giugno abbiamo organizzato una manifestazione al TAR del Veneto con quasi un centinaio di partecipanti. Durante questi dieci mesi di mobilitazione non sono però mancati gli attacchi nei nostri confronti, alcuni molto duri, come le denunce della provincia, che però non ci hanno né fermato, né intimorito. Da un primo controllo effettuato questa mattina sul posto abbiamo riscontrato che i cancelli della discarica sono già chiusi, una constatazione rasserenante che ci fa ben sperare. Quando avremo in mano il decreto di chiusura della provincia festeggeremo questa vittoria in un locale pubblico della zona – ha commentato Andrea Zanoni, presidente di Paeseambiente – questo risultato deve insegnare ai cittadini che quando si subiscono delle gravi ingiustizie e ci sono di mezzo poteri forti, bisogna saper reagire, non lasciarsi andare al fatalismo e non arrendersi mai. Sono fermamente convinto che senza questa imponente mobilitazione di cittadini, nessuno avrebbe mai e poi mai chiuso questa discarica, tutti quei cittadini che in questi mesi hanno creduto in questa battaglia mobilitandosi giorno e notte, devono andare fieri del loro operato e devono essere coscienti dell’importanza del loro costante impegno, che alla fine è stato doverosamente premiato, addirittura con una apposita disposizione di legge.