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DISCARICA DI AMIANTO DI PAESE: PROROGATO A FINE ANNO IL TERMINE DEL 16 LUGLIO 2005. LA PROVINCIA DI TREVISO ORA DOVRA’ DECIDERE SE DARE IL VIA LIBERA ALL’AMIANTO RECEPENDO O MENO LA NUOVA SCADENZA.

Con l’articolo 11 del decreto legge n.115 del 30 giugno 2005, pubblicato sulla gazzetta ufficiale dell’1 luglio 2005, firmato dal presidente del consiglio Berlusconi e dai ministri Moratti, Lunardi, Buttiglione, Castelli, Martino, Alemanno, Fini, Maroni, e Siniscalco, nonché dal presidente della Repubblica Ciampi, è stato prorogato sino al 31 dicembre 2005 il termine del 16 luglio 2005 per lo smaltimento dei rifiuti nelle discariche (previsto precedentemente dal decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36). Viene quindi spostato anche il termine di chiusura della più grande discarica di amianto d’Europa autorizzata dalla provincia di Treviso con il decreto n. 843 del 21 ottobre 2004. Nessuno a Paese, tranne i soliti creduloni, credeva che una discarica da 460.000 metri cubi di capacità, con una un futuro di diversi anni di attività, poteva chiudere già a metà luglio, dopo soli 5 mesi di esercizio, come invece avevano riportato a caratteri cubitali i quotidiani locali in seguito ad alcune ripetute dichiarazioni del presidente vicario della provincia Leonardo Muraro. La discarica del cancerogeno, quindi, opererà fino a fine anno e poi, grazie alle prevedibili proroghe, probabilmente sino al riempimento della volumetria concessa dalla provincia; tutto ciò sarà possibile salvo però un pronunciamento contrario del Consiglio di Stato. Andrea Zanoni, presidente di Paeseambiente, ha dichiarato: Ho sempre sostenuto che la notizia della chiusura della discarica a metà luglio era solo uno specchietto per le allodole. Il decreto della provincia, il n.843 del 21 ottobre 2004, prevede all’articolo 5 che la discarica può ricevere rifiuti contenenti amianto sino al 16 luglio 2005. Per adeguare l’autorizzazione provinciale alla proroga ministeriale serve però una nuova autorizzazione della provincia che modifichi quella vecchia e preveda in nuovo termine fissandolo al 31 dicembre 2005. Ora, considerato che la provincia non è obbligata a forza a recepire la proroga ministeriale, scopriremo se è vero quanto dichiarato dal presidente Muraro, ovvero che il suo “obiettivo è la chiusura di tutte le discariche in Provincia di Treviso”. Mi chiedo ora come si comporterà la provincia di Treviso di fronte a questa scelta che interessa migliaia di cittadini e un solo smaltitore di rifiuti. In merito al ricorso al TAR del Veneto della ditta Girotto, contro il diniego della Provincia di Treviso della discarica di Falzè di Sernaglia della Battaglia, c’è da registrare che l’udienza dei giudici fissata al 7 luglio 2005 è stata inspiegabilmente rinviata, su richiesta, al 10 novembre 2005. Questo rinvio giova in particolare alla provincia di Treviso perché così si sottrae, anche se solo momentaneamente, all’imbarazzo di dover difendere con i medesimi legali la scelta del no ad una discarica di amianto, quella di Falzè, dopo aver difeso il sì in merito a quella di Paese.

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