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Ferrara capitale del bracconaggio in Italia. Zanoni: «A Codigoro uccisi a fucilate i simboli della tutela della Biodiversità in Europa»

A Mezzogoro di Codigoro (FE), due rarissimi esemplari di Ibis sacro (Threskiornis aethiopicus) sono stati trovati agonizzanti e soccorsi dai volontari LIDA di Argenta (FE), ma sono morti poco dopo nel Centro Recupero della LIPU di Ferrara. L’eurodeputato PD Andrea Zanoni ha affermato: «L’Italia è la vergogna d’Europa. A Ferrara la stagione di caccia si è chiusa nel peggiore dei modi. Ora si devono trovare i responsabili. Invito il Presidente della Provincia di Ferrara Marcella Zappaterra, i responsabili dell’Ambito Territoriale di Caccia 4 di Codigoro a fare quanto in loro potere per smascherare i delinquenti che hanno commesso questo grave reato. Metto a disposizione una taglia di 500 euro a chi fornirà informazioni utili per individuarli».

 

Giovedì 30 gennaio 2014, nella frazione Mezzogoro del Comune di Codigoro (FE), due rarissimi esemplari di Ibis sacro (Threskiornis aethiopicus) sono stati trovati agonizzanti e soccorsi dai volontari dell’associazione LIDA sezione di Argenta (FE). I due poveri uccelli sono morti dopo poche ore dall’arrivo al Centro Recupero (CRAS) Giardino delle Capinere della Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU) a Ferrara (VEDI FOTO IN ALLEGATO).

 

 Le radiografie effettuate dai veterinari hanno rilevato la presenza di pallini di piombo sparati da fucili da caccia, da una o più persone (VEDI FOTO IN ALLEGATO).

 

 Purtroppo, nonostante il soccorso immediato, entrambi gli esemplari sono morti dopo poche ore per le gravissime ferite e lesioni subite.

 

L’eurodeputato PD Andrea Zanoni, vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo ha affermato: «A Ferrara la stagione di caccia si è conclusa nel modo peggiore. Invito il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando ad intervenire urgentemente contro questo grave ed ennesimo episodio di bracconaggio. Chiedo alla Magistratura di compiere tutte le indagini per individuare i delinquenti che hanno sparato a due animali rarissimi in Europa e sollecito le associazioni venatorie e soprattutto il Presidente e i componenti dell’Ambito Territoriale di Caccia ATC 4 di Codigoro a denunciare pubblicamente il gravissimo episodio. Esorto, inoltre, la Presidente della Provincia di Ferrara Marcella Zappaterra ad adoperarsi per arrivare all’individuazione di questi manigoldi che con due colpi di fucile hanno distrutto un patrimonio di biodiversità inestimabile. Invito chi ha informazioni sull’accaduto a denunciare i responsabili alla Magistratura e metto a disposizione 500 euro per chi è in grado di individuarli. Se non dovessero essere individuati ed assicurati alla giustizia dovrebbe essere vietata la caccia per almeno 5 anni in tutto l’ATC numero 4 di Codigoro»

 

 Quest’atto di bracconaggio arriva dopo i precedenti episodi di uccisioni di Ibis eremita in Toscana a in Provincia di Padova,  specie simile all’Ibis sacro e ancora più rara. «L’Italia continua ad essere la vergogna di tutta Europa, dove si distruggono i simboli di un’Europa che lavora per la conservazione della biodiversità – ha aggiunto Zanoni – Denuncerò alla Commissione Europea questo gravissimo fatto e chiederò misure urgenti per tutelare gli uccelli migratori in Italia, perché sono  patrimonio di tutti i cittadini Europei. Se le autorità vorranno, sapranno individuare i delinquenti: in questo ATC ci sono circa 300 iscritti. È necessario verificare chi era a caccia giovedì 30 gennaio ed è facilmente verificabile controllando i tesserini di caccia. Il cerchio si può restringere ai residenti di Codigoro. Se c’è la volontà, questi delinquenti potranno essere individuati».

 

 Il 28 giugno 2013, la Commissione europea ha scritto al Governo italiano comunicando di aver aperto il caso EU Pilot 5283/13/ENVI  “Uccisione, cattura e commercio illegale di uccelli”. «Si tratta di una procedura che scatta appena prima dell’apertura di un’infrazione – ha concluso Zanoni –  Questo vuol dire  che siamo già sotto la lente di ingrandimento dell’ Europa e rischiamo pesanti sanzioni. La Commissione europea ha chiesto al Ministero dell’Ambiente e al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali dettagliate e precise informazioni sui ripetuti casi di bracconaggio in Italia e in particolare sui numerosi episodi di bracconaggio nel Delta del Po con mezzi vietati come i richiami elettroacustici; in Sicilia con prelievo nei nidi di pullus di Lanario, Falco pellegrino e Aquila del Bonelli; uccellagione in Sardegna ( nel Sulcis e nel Sarrabus) con reti, lacci e trappole di piccoli Passeriformi; uccellagione nelle valli lombarde della Valcamonica, Valtrompia e Valsabbia di piccoli uccelli migratori; bracconaggio con fucili e reti ai danni dei rapaci in migrazione; bracconaggio di Anatidi e Trampolieri in provincia di Foggia (Vasche Margherita di Savoia e laghi di Lesina e Varano) e cattura di Allodole con reti; bracconaggio di Anatidi e Trampolieri nelle “Vasche della Camorra”, ovvero bacini artificiali che diventano vere e proprie trappole per i migratori; bracconaggio di Quaglie, Tortore e cattura primaverile  di passeriformi nelle isole di Ischia (NA) e Ponza (LT)».

 

Gli Ibis sacri sono una specie originaria dell’Africa dove sono simbolicamente legati al dio Thot, divinità dell’antico Egitto e simbolo dell’intelligenza. Da alcuni anni sono presenti anche in Italia soprattutto vicino a zone umide.

 

BACKGROUND

 

Il 9 febbraio 2012 Andrea Zanoni ha presentato un’interrogazione per chiedere alla Commissione europea di fermare la caccia incontrollata all’Ibis eremita, denunciando gli abbattimenti di questi uccelli sul territorio italiano durante i loro voli migratori compiuti con l’ausilio di piccoli veicoli aerei e radio collari. Il 23 marzo 2012, il Commissario Ue Janez Potočnik ha fatto sapere che l’Europa aveva aperto indagini sui fatti denunciati. Il progetto austriaco “Waldrappteam” (http://www.waldrapp.eu) è stato avviato nel 2002 e trova sede nella stazione biologica di ricerca Konrad Lorenz di Grünau, in Alta Austria nei pressi di Linz, dove vive un gruppo di Ibis. Il progetto prevede anche la migrazione assistita di questi esemplari, con il supporto di piccoli aerei e con radio collari e una delle mete è l’Oasi naturale di Orbetello (GR). “Waldrappteam” si occupa del recupero e della reintroduzione in natura di questa specie rarissima e in via di estinzione. L’Ibis è infatti inserito nella lista rossa dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN).

 

L’8 novembre 2012, Zanoni ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea per denunciare i gravi e ripetuti casi di bracconaggio in tutta Italia a specie di uccelli e mammiferi rari e in via d’estinzione. Il 9 gennaio 2013 il Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik ha fatto sapere che “la Commissione sta elaborando un elenco di azioni, nell’ambito della direttiva 2009/147/CE sugli uccelli selvatici, per affrontare l’abbattimento illegale di volatili nell’Ue, compreso in Italia”. Il Commissario ha spiegato che “l’elenco delle possibili azioni comprende aspetti quali il controllo delle attività illegali, lo scambio di informazioni, la sensibilizzazione, la prevenzione, il miglioramento del coordinamento e dell’attività di controllo del rispetto della normativa”.

 

Il 14 maggio 2013, Zanoni ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea denunciando il furto degli aquilotti ad Agrigento. L’eurodeputato ha sollecitato l’intervento dell’Ue affinché spinga le autorità siciliane e il Corpo Forestale dello Stato a contrastare simili casi di bracconaggio e ha chiesto quali azioni siano state finora adottate per la tutela di questa pregiata specie nell’ambito del piano di azione rivolto alle specie di uccelli prioritarie.

 

 L’8 luglio 2013, il Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik ha fatto sapere che “al fine di affrontare la questione generale delle pratiche illegali che interessano le popolazioni di uccelli, la Commissione ha elaborato, di concerto con gli Stati membri e con le parti interessate, una tabella di marcia che comprende un elenco di azioni specifiche per affrontare i diversi aspetti, tra cui il controllo delle attività illegali, lo scambio di informazioni e la sensibilizzazione, il miglioramento della prevenzione e delle attività di controllo del rispetto della normativa” e che “spetta innanzitutto alle autorità nazionali di contrasto, compresi i tribunali, garantire la corretta applicazione della relativa normativa dell’Unione europea sulla protezione della natura e indagare adeguatamente sulle violazioni delle norme passibili di azioni penali e condanne”.

 

Il 6 giugno 2013, l’Ibis eremita (Geronticus eremita) Archimedes, partito dall’Oasi WWF della Laguna di Orbetello (GR) con due fratelli, è stato recuperato gravemente ferito dal Corpo Forestale dello Stato di Padova a nord della provincia patavina, vicino al fiume Brenta ai confini con la provincia di Vicenza. Archimedes, trasportato immediatamente al “Parco Faunistico Cappeller” di Cartigliano (VI), per le prime cure, il 7 giugno è stato trasferito alla clinica veterinaria dell’Università di Vienna dove l’èquipe veterinaria ha deciso di porre fine alle sofferenze del povero animale.

 

Il 14 ottobre 2012, nel Comune di San Vincenzo (LI) un esemplare di Ibis eremita è stato ucciso con un colpo di fucile e un altro è rimasto gravemente ferito.  A sole quarantotto ore dall’accaduto, gli agenti del Corpo Forestale dello Stato del Comando Provinciale di Livorno e della Polizia Provinciale di Livorno sono arrivati a individuare il responsabile. Un cacciatore quarantenne lucchese, in possesso di un regolare porto d’armi ad uso caccia, ha confessato il reato sostenendo di aver sparato in direzione di un gruppo di colombacci. I due esemplari di Ibis eremita provenivano dall’Austria ed erano diretti nell’oasi WWF della Laguna di Orbetello (GR), nell’ambito del progetto “Waldrappteam” che si occupa del recupero e della reintroduzione in natura di questa specie rarissima e in via di estinzione. L’Ibis è infatti inserito nella lista rossa dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN).

 

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