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Giochi olimpici invernali, Zanoni: “Serve trasparenza, violazioni del diritto comunitario minano l’ambiente”

Venezia, 14 Maggio 2024 – “È evidente che quanto sta avvenendo nell’ambito dei Giochi olimpici invernali Milano Cortina 2026 è in totale violazione del diritto comunitario: se sarò eletto al Parlamento Europeo, farò il possibile per fare in modo che vengano attivate tutte le procedure per rientrare nella legalità”.

Lo dice il Consigliere regionale del Partito Democratico e candidato alle prossime elezioni europee Andrea Zanoni, che oggi ha partecipato all’evento di Pieve di Cadore per il lancio della petizione “Open Olympics 2026. Vogliamo i Giochi invernali Milano Cortina trasparenti, legali, rendicontabili”. Nell’ambito dell’iniziativa, voluta da una rete di venti associazioni nazionali e territoriali tra cui Libera, Club alpino Italiano, WWF Italia, Italia Nostra, Legambiente, Mountain Wilderness Italia e Cipra Italia, si è fatto il punto sulla spesa collegata ai XXV Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina del 2026. Tra i relatori dell’incontro, moderato dal giornalista del Corriere della Sera Gian Antonio Stella, erano presenti Don Luigi Ciotti di Libera, Gaetano Benedetto di WWF Italia, Vanda Bonardo di Cipra Italia ed Enrico Fontana di Legambiente.

“Partecipando all’incontro, ho avuto conferma di quanto sia necessario avere maggior trasparenza – afferma Zanoni -. Fin dall’inizio ho richiesto degli accessi agli atti per capire varie questioni, prima fra tutte quella riguardante il taglio di cinquecento larici con età superiore al secolo. Ho forti dubbi sull’area interessata, tanto che ho richiesto di avere il progetto per poter capirne esattamente i confini. La Corte dei Conti ha denunciato un’inspiegabile frammentazione di competenze nella gestione delle olimpiadi: non si capisce chi fa cosa, tra enti, autorità e organizzazioni che si accavallano l’una con l’altra. Ho rilevato inoltre una serie di violazioni del diritto europeo, andando dalla violazione della convenzione Aarhus, che prevede massima trasparenza in progetti di questo tipo, la violazione della Direttiva 4 del 2003 sulla trasparenza, quella sulla VAS (Valutazione Ambientale Strategica), la violazione della direttiva Habitat, dato che non sono state fatte le valutazioni di incidenza ambientale, le VINCA, previste invece nel caso in cui siano coinvolti siti di Rete Natura 2000”.

“Siamo in una situazione paradossale – conclude Zanoni – dove la Regione, che dovrebbe avere l’obiettivo della sostenibilità secondo quanto previsto dall’Onu, ha un ritardo gravissimo, dato che invece di tutelare l’ambiente prevede opere come quella della pista da bob esentandole da procedure sulla tutela dell’ambiente. È evidente quanto sia indispensabile mettere mano alle norme europee per riuscire a garantire al nostro territorio le tutele che merita”.

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