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GIOVEDI’ 22 NOVEMBRE, A MORGANO, IL GRUPPO AMBIENTALISTA “SILIS” ORGANIZZA UN INCONTRO SUL PROGETTO DELLA NUOVA CAVA VOLUTA DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MORGANO. UNA PETIZIONE INDIRIZZATA AL SINDACO DI MORGANO CHIEDE DI BLOCCARE LA NUOVA CAVA E LA POSSIBILE DISCARICA. PAESEAMBIENTE: I MAGGIORI EFFETTI NEGATIVI DELLA NUOVA CAVA INTERESSERANNO IL COMUNE DI PAESE.

Il Gruppo Ambientalista “Silis” di Morgano, giovedì 22 novembre, alle ore 20.30, ha organizzato un incontro pubblico dal tema “Riqualificazione ex cava S.Bernardino e zone adiacenti” presso la sala pubblica di Morgano degli impianti sportivi, vicino la chiesa. Lo stesso gruppo ha indetto una petizione rivolta al sindaco per esprimere la contrarietà dei cittadini alla nuova cava e alla discarica (Cf. modulo firme in allegato pdf, 94 KB). Relatore della serata sarà l’architetto Umberto Zandigiacomi, presidente di Italia Nostra di Treviso. Conduttore della serata sarà Amerigo Manesso del gruppo “Silis”. Durante l’incontro saranno fornite informazioni sulla remota possibilità di realizzazione di una nuova discarica e sul progetto di una nuova cava mascherata da riqualificazione. Da segnalare che a Morgano, lunedì 19 novembre, si terrà un consiglio comunale dove alcuni consiglieri hanno convocato l’avvocato Daniele Corletto, il legale che ha seguito l’iter del documento del fronte dei diciassette comuni della Marca contro il PRAC (Piano Regionale Attività di Cava). Mercoledì 21 novembre si terrà invece un consiglio comunale a porte chiuse, dedicato al tema della discarica, durante il quale l’avv. Steccanella dovrebbe chiarire la situazione giuridica della discarica 2B che secondo alcuni potrebbe sorgere in località San Bernardino. Risulta evidente che esiste la volontà di realizzare un cosiddetto “piano di riqualificazione” per mascherare una enorme nuova cava che andrebbe a portare a nudo la falda acquifera, interessando per il 70% un’area agricola vergine, circondata da siepi, che andrebbe distrutta per sempre, ubicata tra i confini dei comuni di Morgano e Paese. Un progetto purtroppo motivato per scongiurare una nuova discarica di rifiuti, a nostro avviso non correttamente, dato che le attuali normative ne impedirebbero la realizzazione. Spero che i cittadini di Morgano – ha dichiarato Andrea Zanoni, presidente di Paeseambiente – non si facciano incantare dalle belle tavole colorate dello studio di fattibilità di riqualificazione dell’ex cava San Bernardino. Si tratta di una nuova cava da oltre due milioni di metri cubi che a qualcuno porterebbe in tasca cifre da capogiro. Sono convinto che il paventato pericolo della discarica serve per indorare la pillola per far passare la nuova cava. I conti comunque non tornano, se è vero che la cava serve a scongiurare la discarica non si capisce perché l’intervento non si limiti ai 54.000 metri quadri da riqualificare della vecchia cava San Bernardino ma vada ad interessare anche ben 115.000 metri quadri di campagna vergine. Invito poi i cittadini di Morgano a chiedersi perché il consiglio comunale di mercoledì prossimo non li vuole presenti fra il pubblico, purtroppo anche la minoranza tace su questa grave censura della cittadinanza che evidentemente deve pagare ma non deve sapere! L’eventuale nuova cava di Morgano avrà molti dei suoi effetti negativi nel territorio comunale di Paese, tanto è vero che lo studio di fattibilità della cosiddetta riqualificazione prevede che tutti i mezzi pesanti transiteranno per i cancelli della cava a Padernello nel comune di Paese, ovvero confluendo su via Veccelli e/o via Nazionale (ciò risulta anche da dichiarazioni alla stampa dell’assessore all’urbanistica del comune di Morgano Alberto Rossetto). Invitiamo il sindaco di Paese – ha proseguito Zanoni – a coinvolgere prontamente i legali e i competenti uffici comunali su questa problematica, perché il traffico pesante di Paese sud, già aggravato da quello della San Benedetto che i comuni di Quinto e Morgano ci deviano a suon di ordinanze, potrebbe diventare insostenibile. I mezzi pesanti della nuova cava inoltre andrebbero ad aggravare la situazione di inquinamento già in atto con il rilascio di polveri, polveri sottili, rumori per non parlare del pericolo stradale per i residenti. Paeseambiente affronterà il problema in una prossima riunione per poi intervenire direttamente sulla questione informando i residenti delle aree di Paese e Morgano interessate dalla nuova cava.

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