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I TITOLARI DELLA PADANA ORTIFLORICOLTURA HANNO DENUNCIATO L’ARTISTA DI FAMA INTERNAZIONALE MARIO MARTINELLI DI PAESE, PER LA VICENDA DELLE SERRE CHE STANNO INVADENDO LA CAMPAGNA DEL TROIAN. PAESEAMBIENTE SOLIDALE CON IL PROFESSORE. L’INCUBO INCENERITORE A PAESE.

Ieri 10 agosto 2005 i Carabinieri di Paese hanno notificato al noto artista di fama internazionale, Mario Martinelli (www.mariomartinelli.it), molto conosciuto per le sue opere anche a Losanna, Parigi, Londra, Mosca, Canada e Stati Uniti, ben due querele dei fratelli Gazzola, titolari della Padana ortifloricoltura per fatti ed eventi, ritenuti reati, relativi alla nota vicenda del Troian. Il professor Mario Martinelli, residente nel piccolo borgo del Troian, tra Sovernigo e Castagnole, nel Comune di Paese, è uno dei principali sostenitori e promotori della campagna per tutelare il Troian dall’invasione ed espansione incessante delle serre della ortifloricoltura Padana. L’area del Troian ubicata in aperta campagna, un tempo luogo di quiete immerso nel verde delle siepi campestri, purtroppo negli ultimi anni è stata oggetto di una continua cementificazione per far spazio a migliaia e migliaia di metri cubi di serre. Mario Martinelli con Amici del Troian e Paeseambiente, hanno lanciato una petizione per richiedere al sindaco Valerio Mardegan di scongiurare l’ulteriore fagocitazione dei terreni di campagna e lo stravolgimento di via Cal dei Mulini – via Troian con allargamento e asfaltatura e soprattutto per evitare la messa in funzione di un inceneritore di rifiuti (o centrale termica a combustibile derivato dai rifiuti – CDR – che dir si voglia), che brucerebbe, come si legge in una dettagliata relazione tecnica presentata in comune dalla ditta, ben 6,5 tonnellate di rifiuti l’ora per un totale di 50.000 tonnellate di rifiuti l’anno. Nella relazione della Padana viene riportato che ogni giorno arriverebbero, tramite la già intasata viabilità stradale che collega Castagnole a Paese, la bellezza di 6 bilici utili a trasportare le 150 tonnellate di rifiuti occorrenti quotidianamente. L’entrata in azione di un inceneritore nel comune di Paese di queste dimensioni e potenzialità comporterebbe un ulteriore inquinamento dell’aria con l’immissione in atmosfera di migliaia di tonnellate dei gas di combustione e il conseguente peggioramento della qualità della vita. L’area ricoperta dalle serre con l’ultimo ampliamento in atto – ha commentato Andrea Zanoni, presidente di Paeseambiente – per vastità supera quasi tutte le varie zone industriali del nostro comune, attestandosi intorno ai 100.000 metri quadri, pari a ben 20 campi veneti, ovvero con una dimensione che si avvicina a quella di tutta la zona industriale di Padernello. Risulta sconcertante che le attuali norme regionali non prevedano limiti sostanziali, né il bisogno di concessioni edilizie per la costruzione in terreno agricolo di questi mostri di cemento, ferro e plastica; per assurdo si potrebbero costruire un numero di serre tali da arrivare a cementificare tutta l’area di campagna compresa tra il Troian e Porcellengo, senza ostacolo alcuno. Proprio per questo auspichiamo che il Comune di Paese, tramite il PAT (Piano di assetto del territorio comunale) metta rimedio a questo vuoto legislativo, mettendo freno alla distruzione delle campagne del Troian. Spero che l’Azienda ritiri al più presto la querela contro il professor Martinelli e dichiari pubblicamente la volontà di rinunciare definitivamente alla realizzazione dell’inceneritore e la volontà di ripristinare la siepe da tempo estirpata. Voglio esprimere tutta la mia solidarietà al professor Martinelli, promettendo che porteremo avanti questa campagna per la tutela del Troian fino in fondo, senza farci intimorire da nessuno. Troppo spesso le querele vengono utilizzate da chi non ha problemi di spese legali, con il solo scopo di intimorire le persone e, noi di Paeseambiente con la questione dell’amianto, ne sappiamo qualcosa. Fabio Pozzebon, attivista di Paeseambiente residente nei pressi del Troian ha aggiunto: Raccogliendo le firme per la petizione. Ho potuto toccare con mano le preoccupazioni di molti cittadini a causa di questo nuovo incubo dell’inceneritore che, se realizzato, porterebbe a delle ripercussioni in un ambito che va ben oltre l’area del Troian, coinvolgendo tutto il territorio comunale.

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