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IL COMUNE DI PAESE ORGANIZZA UNA ASSEMBLEA PUBBLICA SOPRA LA DISCARICA TIRETTA DI PADERNELLO DI PAESE, CONSIDERATA UN TUMORE. PAESEAMBIENTE: CHI HA CAUSATO QUESTI DISASTRI AMBIENTALI DOVREBBE ESSERE IN GALERA DA TEMPO ED INVECE È LIBERO E SI GODE I MILIARDI. IL SINDACO ED IL COMUNE RISPONDA ALLE RICHIESTE INEVASE DI 2157 CITTADINI SULLA SALUTE. LA STORIA DI PAESE NON SEMBRA INSEGNARE NULLA DATO CHE DA POCHI MESI A LORIA (TV) È STATA APERTA UNA MEGA DISCARICA PER I FANGHI DI VENEZIA.

Il comune di Paese ha organizzato una assemblea pubblica sopra la discarica Tiretta di Padernello di Paese per rendere nota la situazione “allarmante” in seguito alle recenti analisi ed indagini tecnico scientifiche compiute recentemente dall’ARPAV di Treviso, che rilevano “il persistere di elementi di rischio e/o di segnali di inquinamento”, in merito alle discariche Tiretta, ex SEV ed ex Ecoidrojet. L’assemblea si terrà SABATO 29 NOVEMBRE 2008 alle ore 10.30 presso la discarica Tiretta a Padernello sita in via Monsignor Farina, in caso di pioggia si terrà presso la sala consigliare del municipio di Paese in via Senatore Pellegrini (Cf. Volantino in allegato). Si ricorda che la discarica Tiretta è una delle principali cause degli odori nauseabondi che invadono la vita dei cittadini di Paese da decine di anni; un vero e proprio TUMORE, così come è stata definita dal Sindaco Mardegan in un recente incontro sulle cave organizzato da Paeseambiente. Questa discarica inoltre è responsabile dell’inquinamento da bromacile, un componente tossico nocivo, di centinaia di pozzi ad uso potabile del vicino comune di Quinto di Treviso, che ha costretto i suoi cittadini a rifornirsi per anni di acqua da una cisterna in piazza. Credo sia ora che il comune denunci alla magistratura i responsabili di questi disastri ambientali in atto a Paese – ha commentato Andrea Zanoni, presidente di Paeseambiente – non è possibile che una bonifica dal costo di 20 milioni di euro debba essere pagata dai contribuenti mentre c’è chi ha fatto i miliardi con i rifiuti, inquinando l’ambiente per scappare poi con la cassa. Purtroppo, siamo in Italia, in una situazione come quella di Paese se fossimo in Germania sarebbero scattate da tempo le manette per molti e forse non ci sarebbe l’attuale disastro ambientale che ci soffoca il respiro e che contamina irrimediabilmente la risorsa acqua. Con esperienze come quelle di Paese, dove le discariche hanno creato solo problemi e disastri ambientali, non si capisce come se ne possano autorizzare ancora, come ha fatto la giunta regionale il ’10/27/2008 per quella aperta di via Ronchi a Loria, aperta il 30 maggio scorso e destinata a ricevere i fanghi provenienti dalla Laguna di Venezia. Paeseambiente invoca coerenza al sindaco e all’amministrazione comunale chiedendo di rispondere ai 2157 cittadini che hanno chiesto con una petizione: 1) uno studio serio e credibile sui morti di cancro a Paese; 2) una valutazione del rischio per la salute dei cittadini in relazione alle esalazioni nauseabonde delle discariche; 3) una centralina di monitoraggio dell’aria; 4) la fine degli odori nauseabondi a Paese, tutte richieste rimaste finora inevase.

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