Il Friuli Venezia Giulia approva la caccia in deroga: sanzioni Ue alle porte

L’emendamento votato dal Consiglio regionale vìola la Direttiva comunitaria “Uccelli”. L’Eurodeputato IdV, Andrea Zanoni, annuncia: «Porterò la normativa friulana approvata davanti alla Commissione Europea e le multe saranno inevitabili»

Il 26 luglio il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato emendamenti che derogano alla Direttiva 147/2009/CE sulla conservazione degli uccelli selvatici. In evidente contrasto con la normativa stabilita dal Parlamento e dal Consiglio Europeo, la Regione guidata dal Presidente Renzo Tondo ha stabilito il via libera all’uccisione di specie non cacciabili in tutto il resto d’Italia.

Il disegno di Legge Regionale 179 (Legge comunitaria 2010) stabilisce che, sin dalla prossima stagione, saranno cacciabili decine di migliaia di Storni, Cormorani e Tortore dal collare orientale, uccelli protetti nel resto d’Italia e l’abbattimento dei quali viene considerato bracconaggio. Le associazioni di protezione ambientale del Friuli Venezia Giulia hanno già annunciato ricorso contro il provvedimento che mette a rischio l’ecosistema regionale. WWF, LIPU e LAC hanno ricordato che già in passato atti simili della Regione sono stati dichiarati incostituzionali perché in contrasto con la Legge sulla caccia 157 del 1992.

L’Eurodeputato Andrea Zanoni, membro della commissione ENVI Ambiente, Salute pubblica e Sicurezza alimentare ha affermato: «Appena avrò in mano la norma approvata dal Consiglio Regionale, presenterò un’interrogazione alla Commissione Europea e per l’Italia sarà l’ennesima infrazione alla Direttiva Uccelli. La caccia in deroga, infatti, permette l’uccisione di specie protette, un’attività considerata illegale dalla Commissione Europea proprio perché in violazione con la Direttiva 147/2009/CE. La normativa comunitaria è lo strumento messo a punto dall’Europa per promuovere e tutelare la biodiversità. I Consiglieri del Friuli Venezia Giulia che hanno votato questa norma, dunque, tengano a portata di mano i portafogli, perché è inevitabile la multa da parte dell’Europa».

L’Europarlamentare Zanoni ha anche ricordato che: «Lo scorso maggio, il Commissario Ue all’Ambiente ha scritto al Ministro italiano Corrado Clini intimando al Governo di intervenire per impedire che nella stagione venatoria 2012/2013 siano adottate deroghe illegittime. Se lo Stato italiano si dimostrerà inadempiente, la Commissione presenterà ricorso alla Corte di Giustizia Ue proponendo sanzioni pecuniarie. Non è giusto che a pagare i vizi di una sparuta minoranza, qual è la lobby dei cacciatori, siano ancora una  volta tutti i cittadini».

 

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