Il Parlamento europeo chiede nuove misure per diminuire il rumore degli aeroporti europei. Andrea Zanoni (IdV) “Gli effetti sulla salute dell’inquinamento acustico non vanno sottovalutati. Le autorità competenti devono tenere più in considerazione gli aspetti ambientali e gli effetti diretti sui cittadini che abitano vicino agli aeroporti”.
“Bisognare rendere i nostri aeroporti più silenziosi per contrastare l’inquinamento acustico in aumento in tutta Europa”. E’ il commento di Andrea Zanoni sull’approvazione oggi a Strasburgo da parte del Parlamento europeo di una relazione sul “contenimento del rumore negli aeroporti dell’Unione”. “Bisogna mettere le autorità locali in grado di prendere quelle misure indispensabili ad abbassare il rumore acustico nei pressi degli aeroporti europei nel rispetto di tutti i cittadini che vivono nelle zone circostanti. Questi cittadini europei sono vittime, di un triplice inquinamento: acustico, atmosferico e chimico. Il rumore provocato dal traffico aereo, infatti, specie se notturno, provoca gravi danni alla salute, come ormai riconosciuto da studi scientifici internazionali”.
La relazione di Jörg Leichtfried (austriaco, socialista) approvata oggi dal Parlamento europeo individua le seguenti priorità: riduzione alla fonte del rumore prodotto dai velivoli; pianificazione e gestione del territorio; procedure operative per l’abbattimento del rumore (uso di piste, rotte o procedure specifiche; restrizioni operative.
“In un’Europa sempre più industrializzata, l’inquinamento acustico non è da sottovalutare anche alla luce delle ricadute dirette che può avere sulla salute – commenta Zanoni – Non a caso una specifica legislazione europea, la direttiva sul rumore ambientale 2002/49/CE, obbliga gli Stati membri a individuare le principali fonti di rumore ambientale, a misurare l’impatto acustico e a prendere i provvedimenti opportuni”.
Per quanto riguarda gli aeroporti, l’eurodeputato aggiunge che “le autorità competenti devono fare il possibile per affrontare concretamente questo problema nell’interesse dei cittadini invece che lanciarsi in progetti di ampliamento sconsiderato che mirano solo ad aumentare il fatturato dello scalo senza prendere in minima considerazione gli aspetti ambientali e con effetti diretti sulla salute dei cittadini”.
BACKGROUND
La relazione approvata oggi dal Parlamento europeo si riferisce alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce norme e procedure per l’introduzione di restrizioni operative ai fini del contenimento del rumore negli aeroporti dell’Unione, nell’ambito di un approccio equilibrato, e abroga la direttiva 2002/30/CE del Parlamento europeo e del Consiglio.
Tra le principali questioni da affrontare, ritroviamo il diritto di controllo della Commissione, il concetto dell’efficacia dei costi, la definizione di velivolo marginalmente conforme e l’ambito di applicazione della delega di poteri alla Commissione.
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