Presso la Camera dei deputati, lunedì 21 novembre, ci sarà la votazione di una disposizione di legge, che potrà definitivamente mettere fine ai vari contenziosi in essere sulla famigerata discarica di rifiuti di amianto, “La Terra” di Paese (TV), sita in via Baldrocco. Torna utile ricordare che su questa discarica attualmente pendono ancora due procedimenti amministrativi, relativi a due ricorsi in appello al Consiglio di Stato. Il primo vede come ricorrente il comune di Paese contro la provincia di Treviso, per l’annullamento dell’autorizzazione della discarica rilasciata nell’ottobre del 2004 dalla provincia di Treviso. Il secondo vede come ricorrente la provincia di Treviso ed il comune di Paese contro la ditta “La Terra”, la quale, l’ottobre scorso, ha ottenuto dal TAR del Veneto la sospensiva del decreto di chiusura della discarica della provincia di Treviso dell’agosto 2005, ottenendo così la riapertura della medesima. Ora alla Camera andrà in votazione il disegno di legge n. 3617, approvato dal Senato lo scorso 9 novembre (misure su evasione fiscale, materia tributaria e finanziaria), dove purtroppo (articolo 11 quaterdecies, comma 9), vengono prorogate di ben un anno tutte le discariche in scadenza al 31 dicembre 2005, ovvero sino al 31 dicembre 2006. Per fare in modo che le discariche di amianto, che seguono i parametri di una vecchia delibera del 27 luglio del 1984 non a norma con le direttive comunitarie e con il DM del 3 luglio 2005, vengano chiuse definitivamente, servirebbe approvare un emendamento che finalmente le escluda definitivamente dalla proroga, emendamento che questa volta dovrebbe essere effettuato a prova di possibili ricorsi al TAR. Auspichiamo che i deputati, in particolare quelli eletti a Treviso, presentino quanto prima uno specifico emendamento, fatto come si deve, per porre finalmente fine a questa diatriba in modo da richiudere per sempre i cancelli della discarica “La Terra”. Purtroppo, in attesa degli esiti dei ricorsi al Consiglio di Stato e delle possibili iniziative parlamentari, la discarica sta funzionando a pieno ritmo, con l’arrivo quotidiano di decine di camion pieni del loro carico di rifiuti cancerogeni. La chiusura della discarica a fronte di nuove disposizioni di legge eviterebbe nuovi e continui diatribe e contenziosi che potrebbero, verosimilmente, coinvolgere la campagna elettorale delle prossime politiche e provinciali del 2006, appesantendola ulteriormente.