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ZANONI

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LA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO APPROVA UN PROGETTO DI LEGGE CHE LIBERALIZZA ULTERIORMENTE L’EDIFICAZIONE DELLE SERRE IN TERRITORIO AGRICOLO. PAESEAMBIENTE: 1) ZAIA, ASSESSORE REGIONALE ALL’AGRICOLTURA E AL TURISMO, FACCIA RITIRARE IMMEDIATAMENTE LA DELIBERA OPPURE RASSEGNI LE PROPRIE DIMISSIONI. 2) LA PADANA LA DEVE FINIRE DI MINACCIARE IL SINDACO DI PAESE, CHI MINACCIA IL SINDACO MINACCIA TUTTI I CITTADINI DI PAESE.

Abbiamo appreso esterrefatti che la Giunta regionale del Veneto, nell’ultima seduta, ha approvato, con apposita delibera regionale, un progetto di legge che liberalizza ulteriormente l’edificazione di serre nei terreni agricoli. Questo progetto per diventare legge dovrà prima passare in votazione al consiglio regionale del Veneto che lo dovrà approvare; la sua approvazione sembra però scontata perché la maggioranza del consiglio regionale è la stessa che compone la giunta regionale. Con il progetto di legge si modifica la legge 19 del 1999, sull’agricoltura, blindando da un punto di vista normativo quelle che sono chiamate serre ma che in realtà sono dei capannoni industriali muniti di condizionamento, centrali termiche, camini, potenti ventilatori, piazzali di cemento, servizi igienici, parcheggi e quant’altro, per la realizzazione delle quali basterà una semplice letterina depositata in comune. Il provvedimento, approvato con un tempismo che ha dell’incredibile, darebbe quindi il via libera alla cementificazione di molte delle campagne di Paese (e del Veneto), con particolare riferimento al Troian, dove la Padana vuole raggiungere i 250.000 metri quadri di capannoni, vanificando la battaglia che il comune sta portando avanti per salvare il territorio agricolo comunale. È di una gravità inaudita. È un progetto di legge che faremo di tutto per contrastare, anche con un eventuale ricorso – ha dichiarato alla stampa il sindaco di Paese Valerio Mardegan – Non si rendono conto dell’impatto di una tale decisione sul territorio. Non è un caso che sia stata fatta proprio ora, ci sono state pressioni enormi da parte dell’azienda. Così si mette l’interesse di un privato, davanti a quello della comunità. Paeseambiente proprio il 16 aprile scorso, in una lettera recapitata a tutti i consiglieri comunali invitava il consiglio comunale di Paese ad approvare un ordine del giorno per chiedere alla regione Veneto una modifica alla legge regionale 19/1999, per evitare che il territorio agricolo venisse industrializzato dietro il paravento delle serre. Purtroppo, le pressioni enormi della Padana, alle quali si riferisce il sindaco, sono arrivate prima, e stanno portando al nostro territorio regionale dei frutti molto amari, praticamente nocivi. Ci stupisce che la Giunta Regionale del Veneto, arrivi a tanto, specie se pensiamo che al suo interno è seduto in veste di vicegovernatore e di assessore all’agricoltura ed al turismo il trevigiano Luca Zaia. Per anni Zaia ci ha bombardato con lo slogan “Provincia di Treviso, se la vedi ti innamori”, ora che finalmente siede sulla poltrona giusta per concretizzare il suo slogan, invece di bloccare le nuove industrie divoratrici dei campi, dell’agricoltura, del nostro paesaggio rurale, fa approvare un disegno di legge che spiana la strada alla potente lobby dei florovivaisti. Zaia deve la sua attuale posizione soprattutto agli agricoltori che per anni lo hanno seguito sin da quando era assessore dell’agricoltura della provincia di Treviso, ora dalla stanza dei bottoni della regione potrebbe approvare delle norme di tutela dell’agricoltura e del paesaggio ed invece volta le spalle proprio a chi dell’agricoltura ne fa motivo di vita, andando invece incontro a quella che tutto si può definire tranne che attività agricola. Andrea Zanoni e Raffaele Ruggiero di Paeseambiente hanno dichiarato: Chiediamo a Zaia di venire a Paese a vedere un chiaro esempio di massacro del territorio agrario, della sua definitiva distruzione, della sua plastificazione e cementificazione. Ma Zaia sa che aziende come queste hanno già presentato dei progetti per edificare un inceneritore di rifiuti da 30 MW, ma cosa c’entrano la plastica, il cemento e gli inceneritori con l’agricoltura? Chiediamo quindi all’Assessore regionale dell’agricoltura e al turismo di far ritirare immediatamente la succitata delibera regionale, altrimenti, considerando noi questo progetto di legge un affronto nei confronti dell’agricoltura, del territorio, del paesaggio rurale del Veneto, dei cittadini tutti, chiediamo a Zaia di rassegnare le proprie dimissioni per manifesta incapacità di rappresentare gli interessi del popolo veneto, invitandolo a dedicarsi ad attività a lui più consone. A Galan invece non chiediamo proprio nulla per manifesta contraddizione, prima si è dichiarato favorevole alla salvaguardia del territorio del Veneto addirittura appoggiando il poeta Andrea Zanzotto; nei fatti approva una delibera che incentiva l’ampliamento della “macchia lebbrosa che divora la campagna” denunciata dal poeta. Leggiamo poi dalla stampa che la Padana considera quelle del sindaco “affermazioni gravissime di cui si assumerà personalmente e patrimonialmente le responsabilità”, in merito riteniamo che la Padana la deve finire di minacciare il sindaco, perché chi minaccia il sindaco minaccia ogni singolo cittadino di Paese da lui rappresentato.

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