ANDREA

ZANONI

Europee 2024

Cerca

La lente di ingrandimento della Guardia di Finanza si posa sull’Ufficio Ambiente della Regione Veneto. Zanoni: «Le Fiamme Gialle devono operare indisturbate, la Regione spalanchi le porte»

Indiscrezioni confermate dalla stessa Guardia di Finanza fanno sapere che l’Ufficio della Regione Veneto preposto al trasporto transfrontaliero di rifiuti sarebbe in queste settimane oggetto di verifiche. L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «Quello dei rifiuti è un business molto ricco che deve essere tenuto sotto stretto controllo. Mi chiedo da cosa siano scaturite queste indagini, quali siano le violazioni sospettate e a carico di chi. I cittadini hanno diritto di sapere cosa sta accadendo in Regione»

 

A finire sotto l’occhio della Guardia di Finanza è stato il Settore Tutela Ambiente e in particolare l’Ufficio dedicato al trasporto transfrontaliero di rifiuti della Regione Veneto. Secondo le indiscrezioni che circolano nei corridoi di Palazzo Balbi, gli uomini delle Fiamme Gialle starebbero compiendo alcune verifiche sulle pratiche gestite negli ultimi anni dall’Ufficio che si occupa delle procedure di notifica e autorizzazione per le spedizioni di rifiuti destinati allo smaltimento negli impianti all’estero, provenienti per lo più dalla produzione industriale. Le Fiamme Gialle non rilasciano commenti e si limitano a confermare che sono in corso alcuni accertamenti.

 

Uno studio dell’Associazione Gestori Rifiuti (AGR), che riunisce le principali aziende venete che si occupano di smaltimento e recupero, ha sottolineato che ogni anno partono dal Veneto circa 74 mila tonnellate di rifiuti speciali, pari ad un decimo del totale prodotto nella Regione (811 mila tonnellate) ed al 7% dei rifiuti complessivamente esportati da tutte le regioni del Nord Italia. E i prezzi di smaltimento, a seconda del tipo di materiale, possono oscillare tra i 100 ed i 400 euro a tonnellata.

 

Nell’aprile del 2010, con l’insediamento della Giunta del Presidente Luca Zaia, dopo un vorticoso giro di poltrone nei diversi settori, la Regione ha proceduto al rinnovo dei membri dell’Ufficio rifiuti transfrontalieri, che erano cinque e che non erano assunti da Palazzo Balbi ma dall’Agenzia Regionale per la Protezione e la Prevenzione Ambientale (ARPAV) del Veneto, con un contratto co.co.pro, e poi messi a lavoro su “un progetto” della Regione. L’ARPAV, che già aveva proceduto a svariati rinnovi, ha dovuto per legge indire un bando pubblico, poi vinto da quattro dei cinque membri grazie ai requisiti posseduti ed all’esperienza già maturata nell’ufficio.

 

Nella selezione allestita da ARPAV ha pesato la mancanza della laurea, ma il quinto membro è stato rimesso comunque al lavoro per l’intervento di Veneto Acque, società partecipata al 100% dalla Regione, che ha indetto un bando per un incarico co.co.pro necessario per «garantire il servizio tecnico operativo di supporto alla Direzione Tutela Ambiente/Servizio rifiuti della Regione». Stavolta senza richiedere la laurea.

 

Sempre secondo indiscrezioni, la Guardia di Finanza pare decisa a fare chiarezza, tanto che gli uomini delle Fiamme Gialle avrebbero  visitato alcune  aziende pubbliche e private che negli anni si sono rivolte all’Ufficio al centro delle verifiche.

 

L’eurodeputato Andrea Zanoni, membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo ha affermato: «La Guardia di Finanza deve essere messa nelle condizioni di operare indisturbata. Per agevolare i controlli e le verifiche degli uomini delle Fiamme Gialle, la Regione deve spalancare tutte le porte. Quello su cui il la Guardia di Finanza sta svolgendo indagini, ovvero il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti è un settore delicatissimo sotto tutti i profili, compreso quello ambientale. Attorno ai rifiuti gira un business che fa gola a molti. Mi chiedo da cosa è scaturita questa indagine, di quali violazioni si sospetta e a carico di chi? I cittadini hanno diritto di sapere cosa sta accadendo in Regione»

 

 

Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni

Email info@andreazanoni.it  

Tel (Bruxelles) +32 (0)2 284 56 04

Tel (Italia) +39 0422 59 11 19

Sito www.andreazanoni.it

Blog  www.andreazanoni.it

Twitter Andrea_Zanoni

Facebook Andrea Zanoni

Youtube AndreaZanoniTV

 

Condividi

Consulta l'archivo per mese ed anno

Ultimi comunicati stampa