ANDREA

ZANONI

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LA PADANA APRE UN IMMENSO CANTIERE ANCHE A NORD DI VIA TROIAN: INIZIA LA DISTRUZIONE ANCHE DELL’AREA DI CAMPAGNA INCONTAMINATA. DISTRUTTA UN’ENNESIMA SIEPE IN VIA OLIMPIA. PAESEAMBIENTE E AMICI DEL TROIAN CHIEDONO AL SINDACO DI AGIRE IMMEDIATAMENTE IN TRE DIREZIONI.

Ieri la Padana ha cominciato a recintare il cantiere di una nuova serra da 24 mila metri quadrati con altezza di sette metri e mezzo, lunghezza di 204 metri, larghezza massima 90 metri, si tratta della “madre” di tutte le serre. Purtroppo, la cattiva notizia non riguarda solo le mostruose ed aberranti dimensioni del nuovo capannone industriale, la cosa che fa rabbrividire, che colpisce come un pugno allo stomaco è che il sito della nuova serra è ubicato a nord di via Troian/via Cal dei Molini, ovvero un’area agricola vergine ed incontaminata; si spera che ciò non sia l’inizio della colonizzazione dell’industria verso la frazione di Porcellengo. Ciò comporterà che quello che un tempo era un percorso tra siepi e campi ora diventerà un percorso tra rumorosi capannoni industriali alti otto metri. Intanto questa mattina è sparita l’ennesima siepe secolare ubicata nel Troian, precisamente in via Olimpia. Paeseambiente e Amici del Troian, preso atto che le richieste dei 2.500 cittadini rivolte al sindaco con una apposita petizione, non hanno sortito nessun effetto concreto, ora chiedono pubblicamente al primo cittadino quanto segue:
1) fine dei privilegi concessi alla Padana relativi al poter percorrere, in deroga, con mezzi pesanti via Cal dei Molini, detta via infatti è vietata a tutti i mezzi pesanti, la Polizia comunale però ogni sei mesi proroga questa deroga. Molti sindaci del trevigiano per limitare il disastro delle cave emettono ordinanze di limitazione del traffico pesante, qui si tratta solo di far valere questo divieto per tutti senza favoritismi per nessuno.
2) presentazione immediata di un ricorso in appello contro la sentenza del TAR del Veneto n. 2606/07 del ’07/25/2007 che ha sancito la piena legittimità delle serre in aperta campagna e la legittimità della distruzione delle siepi; ricordiamo al sindaco che il suo programma prevedeva addirittura il ripristino delle siepi mentre oggi a Paese queste possono essere estirpate tutte legalmente.
3) mantenimento nel PAT Piano di Assetto del Territorio in approvazione il 3 settembre prossimo di tutte le norme di limitazione delle serre senza cedere alle pressioni della lobby dei florovivaisti.
Andrea Zanoni, Presidente di Paeseambiente, e Mario Martinelli di Amici del Troian hanno dichiarato: E’ giunta l’ora che il sindaco faccia tutto quello che la legge gli consente per fermare l’industria dei fioretti che sta distruggendo le nostre campagne con imponenti e faraonici capannoni; pertanto gli chiediamo: uno, che elimini i privilegi che consentono alla Padana di percorrere in deroga con mezzi pesanti via Cal dei Molini attualmente vietata per tutti gli altri cittadini; due, che ricorra senza esitazione e senza ascoltare cattivi consiglieri contro la sentenza del TAR che dà il via libera alla distruzione dei campi e delle siepi; tre, che vengano mantenute nel PAT tutte le norme di salvaguardia della campagna contro i capannoni delle serre evitando di arretrare di un solo millimetro ed evitando ci cedere a qualunque pressione. Vista l’arroganza dei titolari della Padana da oggi in poi studieremo nuove forme di protesta per rendere noto a tutti gli italiani quanto queste industrie possano essere dannose per l’ambiente e per la nostra salute.

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