ANDREA

ZANONI

Europee 2024

Cerca

LE ASSOCIAZIONI E I CITTADINI DEI COMUNI INTERESSATI AL NUOVO ELETTRODOTTO AD ALTISSIMA TENSIONE (380.000 VOLT) FANNO FRONTE COMUNE PER BLOCCARE QUESTA NUOVA GRAVE MINACCIA PER LA SALUTE DEI CITTADINI. CON UNA LETTERA VERRA’ CHIESTO AI SINDACI DEI COMUNI INTERESSATI DI BLOCCARE QUESTO PROGETTO COSI’ COME HANNO GIA’ FATTO MOLTI ALTRI SINDACI DEL TREVIGIANO. UNA CONFERENZA SPIEGHERA’ I RISCHI PER LA SALUTE DI QUESTO NUOVO MOSTRO CHE PUO’ COLPIRE SOPRATTUTTO I BAMBINI MEGLIO TENERSI LE LINEE MINORI CHE INQUINANO MOLTO MENO. QUESTO ELETTRODOTTO PORTA BENEFICI SOLO ALLE GROSSE COMPAGNIE E NESSUN BENEFICIO AI TERRITORI ATTRAVERSATI.

Venerdì 7 novembre si è tenuto a Paese un incontro organizzato da Paeseambiente sul nuovo elettrodotto che la Terna (il braccio operativo dell’Enel) vuole realizzare nei comuni di Scorzè, Zero Branco, Morgano, Paese, Trevignano e Volpago del Montello. Hanno partecipato, oltre ai rappresentanti ed attivisti di Paeseambiente, i responsabili del Comitato per la Salvaguardia Ambientale del comune di Volpago del Montello, dell’associazione Silis di Morgano, di Legambiente di Istrana, dell’Associazione Grillitreviso e alcuni cittadini di Paese, Padernello e Postioma. Dalla discussione del gruppo è emerso quanto segue. La presidente del CO.NA.CEM Coordinamento Nazionale per la tutela dai Campi ElettroMagnetici, Daniela Dussin, con una telefonata ha invitato i cittadini dei comuni interessati a questo elettrodotto ad opporsi in tutti i modi alla sua realizzazione perché non porta nulla di buono alla comunità locale ed è solo un veicolo per i businnes delle grosse compagnie dell’energia; in Italia elettrodotti di tale potenza non li vuole più nessuno. Ha ricordato che recentemente il sindaco di Cordignano ha fatto saltare un progetto simile mentre quello di Vedelago ha fatto saltare il progetto di una cosiddetta sottostazione. Terna, la società che vuole realizzare l’elettrodotto, è in causa dal 1989 con ben 7 comuni del trevigiano: Santa Lucia di Piave, Volpago del Montello, Altivole, Riese Pio X, Montebelluna e Codognè per la realizzazione di un elettrodotto analogo da 380.000 Volt. Risulta molto inquietante il fatto che il Comune di Volpago del Montello il 29 ottobre scorso sia sceso a patti con Terna dando l’ok alla stazione dell’elettrodotto da 380.000 volt quando è da vent’anni che è in causa con la stessa società. Lo IARC (International Agency for Research on Cancer), l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, conferma che con un inquinamento da campo elettromagnetico pari a 0,4 microtesla c’è una comprovata incidenza di leucemia (soprattutto leucemie infantili) consigliando di non superare l’esposizione a 0,2 microtesla. Per chi abita nei pressi di un elettrodotto da 380.000 volt è stato accertato da studi scientifici approfonditi che aumentano anche i casi di aborti. Le rassicurazioni date da TERNA a Paese la sera del 30 ottobre 2008, relative ad un inquinamento che non supera i 0,2 microtesla nelle abitazioni che si vedranno spuntare l’elettrodotto fuori casa a 45 metri, appaiono poco veritiere perché da dati scientifici risulta invece che per arrivare ai livelli di 0,2 microtesla bisogna allontanarsi dall’elettrodotto per ben 134 metri. Queste grosse reti concentrano il potere distributivo dell’energia in poche mani che hanno intenzione di gestire anche megacentrali sia convenzionali che nucleari; la strategia del controllo energetico dovrebbe invece essere diffusa e non concentrata, dovrebbe essere a reti diffuse, alimentate da molteplici autoproduzioni diffuse e controllate dalle istituzioni locali. A Paese l’elettrodotto non porterà alcun beneficio concreto, a Padernello e nell’area di Via San Luca l’elettrodotto porterà un incremento considerevole di inquinamento da campi elettromagnetici, un paesaggio rovinato da piloni alti 40 metri (più del doppio dei piloni attuali), un naturale conseguente deprezzamento del valore economico dei beni immobili con particolare riferimento a case e terreni. I cittadini dei comuni interessarsi non devono farsi bidonare da Terna che prevede l’eliminazione di tre linee ad alta tensione (una da 220.000 e due da 130.000 volt che con la dismissione dei loro piloni darebbero il via libera a molti cavatori locali per ulteriori escavazioni), queste sono linee ad alta tensione mentre l’elettrodotto da 380.000 volt è ad altissima tensione, è come se al posto di bere tre bicchieri di vino ci si dovesse scolare una intera bottiglia di superalcolico. Entro breve il gruppo di associazioni e cittadini organizzerà a Paese una serata sui gravi rischi per la salute che comporta l’installazione di questo nuovo mostro, scriverà ai sindaci affinché blocchino questa opera come molti altri sindaci della Marca hanno già fatto per tutelare i propri cittadini e valuteranno di ricorrere al TAR del Veneto contro gli atti deliberati dal comune di Volpago del Montello e del Parco del Sile che hanno fatto la sciagurata scelta di accettare questo mostro in cambio di trenta denari. Verrà inoltre inoltrato un esposto alla Commissione Europea per la violazione della Direttiva Habitat e Direttiva Uccelli in merito al tracciato che squarta in due la palude del Barbasso nel Parco del Sile, area considerata dall’Europa come SIC Sito di Importanza Comunitaria e ZPS Zona di Protezione Speciale. Andrea Zanoni presidente di Paeseambiente ha dichiarato: Ci opporremo con tutti i mezzi a nostra disposizione contro questa opera anacronistica che non porta nessun vantaggio ai territori interessati che aumenta considerevolmente l’inquinamento da campi elettromagnetici causa delle leucemie infantili.

Condividi

Consulta l'archivo per mese ed anno

Ultimi comunicati stampa