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LE SERRE DI PAESE. ANDREA ZANONI, PRESIDENTE DI PAESEAMBIENTE, INVITA IL CONSIGLIERE COMUNALE STEFANO BUSOLIN (LEGA) A DENUNCIARE SE STESSO ALLA CORTE DEI CONTI. NON È IL SINDACO DI PAESE A SPERPERARE DENARO PUBBLICO. BASTA CAPANNONI O CAPANNONI AVANTI TUTTA?

Ho letto le accuse del consigliere Stefano Busolin nei confronti del sindaco Mardegan, colpevole di aver speso 70.000 euro per contrastare il dilagare dei capannoni della Padana nell’area agricola del Troian a Paese (TV). Il sindaco ha fatto bene a spendere quei soldi, perché si tratta di un investimento a favore di tutti i cittadini, per la difesa della loro salute e del territorio di Paese, territorio tra i più inquinati e massacrati da cave e discariche di tutto il Veneto. In merito alla cifra trovo giusto segnalare che i soldi spesi finora sono in realtà circa 50.000 euro in tre anni, ovvero circa 16.000 euro l’anno; Busolin, quindi, dovrebbe state un po’ più attento, fare i conti giusti e non divulgare cifre a casaccio. Trovo molto strano, se non inspiegabile, che il consigliere Busolin, facente parte di un partito che ha condotto intere campagne elettorali sotto lo slogan “BASTA CAPANONI”, oggi si schieri dalla parte di chi i capannoni li costruisce addirittura in territorio agricolo e magari vuole costruirli anche sui corridoi ecologici della fauna selvatica (il tutto senza pagare oneri di urbanizzazione). Busolin afferma poi che segnalerà queste spese, fatte sostenere alla collettività, alla Corte dei Conti. Voglio ricordare a Busolin che quando era assessore alla caccia della provincia di Treviso, la collettività, ovvero tutti noi cittadini, ha dovuto sostenere la bellezza di 9.655,62 Euro per la manifestazione “L’altra metà della caccia”, dedicata interamente ai temi venatori (svoltasi a San Vendemiano in data 8 marzo 2003) e ben 145.476,43 Euro, per la tre giorni “Hobby e sport nella natura” dedicata alle armi da caccia, esposizione di trofei, richiami vivi, cartucce, e così via (svoltasi a Godega di Sant’Urbano in data 25, 26 e 27 aprile 2003). La provincia di Treviso con l’assessorato caccia di Busolin ha quindi speso per i cacciatori, con soldi pubblici, la bellezza di 155 mila euro, più di 300 milioni di vecchie lire e in soli due mesi. Chiedo quindi a Busolin di usare un minimo di decenza, ma soprattutto di coerenza, inserendo nella busta indirizzata alla Corte dei Conti anche un esposto contro se stesso e contro la giunta Zaia del tempo per queste spese, a mio avviso assurde ed ingiustificate. Credo che solo quest’ultimo esposto potrebbe davvero suscitare l’interesse dei giudici della Corte dei Conti di Venezia che potrebbero aprirvi un apposito fascicolo. Andrea Zanoni, Presidente di Paeseambiente

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