“In Consiglio regionale, la maggioranza ha bocciato la nostra risoluzione in tema di benessere degli animali. La proposta – spiega il Consigliere Renzo Masolo (Europa Verde) – prevedeva la sollecitazione alla Commissione europea, da parte del Consiglio regionale del Veneto, sulla scia di una petizione sottoscritta da oltre un milione di cittadini, di adottare la proposta di revisione normativa della legislazione vigente in tema di benessere animale. Sostanzialmente, quanto richiesto nella petizione, è il superamento di pratiche di allevamento che prevedono la reclusione di una serie di specie animali in gabbia, come ad esempio: galline ovaiole, scrofe, vitelli, ecc. Impossibile non imbattersi online in video, dal forte impatto emotivo, che riprendono animali ingabbiati in spazi ‘contro-natura’, forzati a vivere in uno stato che nulla ha da invidiare alla tortura vera e propria. Provato è il fatto che lo stato di salute degli animali da allevamento si riverbera nel prodotto finale, ossia nel cibo ottenuto dalle carni di questi animali. Stress, ansia, farmaci, ecc. subito da questi animali durante l’allevamento, si palesa successivamente nel cibo sulle tavole dei consumatori. Il Consiglio Veneto ha respinto la nostra richiesta, adducendo ragioni non condivisibili da parte di chi ha cuore la salute degli animali e la qualità dei nostri prodotti. La risoluzione fu originariamente presentata lo scorso anno dalla ex consigliera Cristina Guarda e dai colleghi Andrea Zanoni e Arturo Lorenzoni, ma a distanza di 12 mesi, la totale incuranza per le sorti di questi animali non è affatto cambiata”.
Anche il Portavoce dell’opposizione, Arturo Lorenzoni, esprime il proprio rammarico: “Nonostante l’iniziativa avviata dai cittadini europei abbia trovato sostegno in ben due Risoluzioni del Parlamento Europeo, il nostro Consiglio regionale rimane ancorato a posizioni conservatrici, incapaci di comprendere il benessere degli animali come parte del nostro stesso stare bene. È veramente pesante vedere come si arrivi sempre con grande ritardo a normare aspetti che le persone fanno propri nelle loro scelte personali”.
“Scrofe, maiali, galline ovaiole detenuti anche in gabbie dove non si possono nemmeno girare sono un abominio – conclude il consigliere Andrea Zanoni (Partito Democratico) – un inferno per questi malcapitati animali; sono ben un milione e 400 mila i cittadini europei che hanno chiesto con una petizione europea la fine della detenzione degli animali detenuti in gabbia. La bocciatura della risoluzione fa emergere una maggioranza senza empatia e interesse per lo stato degli animali e il benessere dei consumatori dei prodotti da loro derivati”.