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NON C’E’ PACE PER IL TROIAN: RUSPE IN AZIONE DISTRUGGONO UN’ALTRA SIEPE SECOLARE. PAESEAMBIENTE E AMICI DEL TROIAN CHIEDONO L’INTERVENTO DEI VIGILI URBANI E DEL SINDACO. VOGLIAMO UN’ORDINANZA SINDACALE DI RIPRISTINO DELLA SIEPE COSI’ COME PREVISTO DAL PROGRAMMA ELETTORALE DI MARDEGAN.

Giorno dopo giorno, sotto i colpi delle pale delle ruspe, scompare un pezzo di Troian, una delle ultime aree rurali di campagna un tempo ricche di siepi e fossati, il tutto in barba al Regolamento edilizio vigente del comune di Paese del novembre 2001, dove al titolo IV “Tutela delle alberature” all’articolo 76 comma 3 è prevista la la tutela delle siepi e al successivo articolo 77 comma 1 è previsto il divieto dell’estirpazione delle siepi. Venerdì 12 gennaio, nel pomeriggio, sono stati distrutti oltre cento metri di siepe secolare, larga circa tre metri, ubicata perpendicolarmente al percorso del Troian, in piena campagna, sotto i colpi di una potente ruspa che ha estratto dal terreno le ceppaie degli alberi precedentemente tagliati, appartenenti alle specie della Robinia, Sambuco, Prugnolo, ecc., compiendo un autentico scempio ambientale. Diversi cittadini visto lo scempio in atto, vietato tra l’altro dal regolamento edilizio vigente, hanno segnalato l’episodio a Mario Martinelli e Andrea Zanoni, rispettivamente responsabile del gruppo Amici del Troian e presidente di Paeseambiente, chiedendo un immediato blocco dei lavori di distruzione. Verso le quattro di pomeriggio è stata contattata la Polizia Municipale al cellulare di servizio, che si è dichiarata all’oscuro della normativa di tutela delle siepi. Pertanto, è stato sentito al cellulare il sindaco di Paese, Valerio Mardegan, che ha promesso un pronto intervento sul posto. Pare che i vigili siano intervenuti sul posto senza bloccare il massacro degli alberi, dato che la ruspa ha continuato nella sua opera col buio sino alle 20.00 circa. Il borgo del Troian è pure rimasto senza energia elettrica, ritornata solo dopo l’intervento dell’ENEL, che avrebbe riparato i danni provocati dai lavori in corso con il buio pesto. Mario Martinelli e Andrea Zanoni hanno così commentato questo episodio: Com’è possibile che una normativa del regolamento che tutela le siepi non sia conosciuta dal personale di servizio della Polizia municipale, personale che dovrebbe fare rispettare le norme comunali, mentre è nota a noi semplici cittadini? Il programma elettorale dell’attuale sindaco, in merito alle siepi, prevedeva non solo la loro tutela ma addirittura il loro ripristino! Nella realtà invece le siepi nelle nostre ultime campagne vengono distrutte giorno dopo giorno ed il Comune non fa nulla per impedirlo. Non è giusto che solo con la richiesta diretta del sindaco si ottenga l’intervento del Comune. Non è giusto soprattutto nei confronti degli altri cittadini che non sono in possesso, come noi, del cellulare del sindaco. Ora vogliamo che il sindaco faccia rispettare le norme e soprattutto mantenga le promesse fatte in campagna elettorale, provvedendo ad emettere un’ordinanza di ripristino della siepe con la piantumazione di nuovi alberi entro il mese di febbraio. Se non lo farà, vuol dire che ha preso in giro tutti i cittadini ed in particolare tutti i suoi elettori. In ogni caso la questione non finisce qui: vogliamo andare a fondo, capire chi sono gli autori, capire perché i lavori non sono stati bloccati, capire se ci sono eventuali omissioni ed in caso affermativo percorrere le vie legali previste dal nostro ordinamento giudiziario. Andrea Zanoni ha aggiunto: Anche con altri componenti della commissione comunale Ambiente ed Ecologia, della quale faccio parte, abbiamo segnalato all’assessore Biscaro la questione delle richieste di intervento alla Polizia Municipale su questioni ambientali, che spesso non vanno a buon fine. Poi negli ultimi due anni ho chiesto più volte all’assessore Biscaro e al sindaco Mardegan di organizzare dei corsi di aggiornamento, in tema ambientale, per la Polizia Municipale, in modo che se chiamata dai cittadini possa intervenire con cognizione di causa, come nel caso di incenerimento di rifiuti, abbandono di rifiuti, e così via. Come Paeseambiente abbiamo anche chiesto già dal 2004 l’adozione di uno specifico regolamento di tutela delle siepi e che il PAT preveda serie norme di tutela di tutte le siepi. Speriamo che entro brevissimo tempo alle promesse seguano i fatti, con l’adozione di misure utili ad evitare che episodi come questo non accadano mai più. Negli ultimi due anni i casi di distruzione del verde a Paese sono stati molti altri, il più eclatante quello del maggio del 2005 relativo alla distruzione di un centinaio di maestosi Tigli lungo la strada statale Castellana, tra Paese e Padernello, alberi che ombreggiavano egregiamente la statale, stupidamente eliminati per lavori di posa di tubature. Va ricordato che la siepe distrutta era stata censita dal “Quadro Conoscitivo” del PAT Piano di Assetto Territoriale, in approvazione. Inoltre, era stata considerata degna di tutela dalla “Carta delle Invarianti” dello stesso PAT, che la aveva considerata come “Elemento Lineare di natura ambientale”. NOTA: LE FOTOGRAFIE DELLA DISTRUZIONE AMBIENTALE POSSONO ESSERE VISTE SUL SITO WWW.PAESEAMBIENTE.ORG

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