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OLTRE CINQUECENTO PERSONE HANNO PARTECIPATO ALLA FESTA DEI TROI NEL CUORE DEL TROIAN. SONO OLTRE 1200 I SOTTOSCRITTORI DELLA PETIZIONE INDIRIZZATA AL SINDACO PER FERMARE LA DISTRUZIONE DEL TROIAN E LA POSSIBILE REALIZZAZIONE DI UN INCENERITORE

Domenica si è svolta la prima festa dei Troi (sentieri), organizzata dagli Amici del Troian e da Paeseambiente, per far conoscere alla popolazione le problematiche e le minacce che gravano attualmente su questo antichissimo borgo immerso nel verde delle ultime campagne di Paese. Hanno partecipato alla festa oltre 500 persone (giovani, coppie, anziani e bambini) che si sono avvicendate a partire dalle 16.00 sino ad oltre le 20.00, che hanno brindato con numerosi vini locali di produzione famigliare e che hanno potuto degustare le molte prelibatezze messe a disposizione o preparate dalle donne del Toian come torte di mele, crostate, focacce alle olive e noci, dolcetti vari, pasta e fagioli, patatine fritte, formaggi vari, melanzane in “saor”, strudel fatti in casa, frittate varie alle cipolle, zucchine e “bruscandoli”, torte rustiche , uve di vari tipi, ecc. Molte delle signore che hanno partecipato alla festa hanno a loro volta portato numerosi dolci fatti in casa. Ai tavoli hanno incessantemente offerto cibi e bevande e raccolto le firme Bianca, Maria, Gino, Cristian, Angina, Fabio, Alessandro, Ivana, Antonella, Ilaria, Marta e Sara. Il clima della festa è stato rallegrato anche grazie all’intervento di Francesco, un ragazzo del posto, che ha suonato la fisarmonica per tutto l’arco della festa, contribuendo così a particolari momenti di allegria, dove i partecipanti hanno potuto anche ballare ma soprattutto cantare fino a notte molte caratteristiche canzoni paesane. Alcune decine i bambini presenti, anche di uno o due anni, hanno potuto scorrazzare e giocare liberamente per i sentieri del Troian lontani dal traffico e dai pericoli delle auto. Durante la festa c’è stato un momento di riflessione dove sono intervenuti alcuni presenti: Mario Martinelli degli Amici del Troian ha sottolineato che il Troian è un angolo di natura da preservare, dove la gente spesso cerca il piacere dell’immersione nel verde e nell’ombra delle siepi, ha poi spiegato il suo stato d’animo nel vedere una mattina le ruspe in azione distruggere altra campagna spogliandola del manto di terra per far spazio alle colate di asfalto e cemento dove mettere le serre; ha sottolineato le contraddizioni della nostra epoca dove un’onda di cemento distrugge la natura per far spazio a dei vasetti di fiori al solo fine del profitto e dove solo in Italia poi si vendono ogni anno 1.700.000 ansiolitici perché la gente vive stressata lontana dalla natura ed in un mare di cemento. Andrea Zanoni, presidente di Paeseambiente, ha poi elencato i mali che affliggono il comune di Paese, dalle 29 cave attuali, alle 14 discariche, alle 4 discariche inquinanti, alle discariche di amianto ora chiuse dopo lunghe battaglie, al nuovo piano cave che prevede altri 1.7000.000 metri quadri di crateri, ai 2.700.000 metri cubi di cemento della San Benedetto, alle 2000 persone in arrivo per il nuovo complesso dell’ex Simmel a Castagnole, ai circa 100.000 metri quadri di campagna del Troian divorati dalle serre, all’incubo dell’inceneritore da 30 megawatt, con il carico di 50.000 tonnellate di rifiuti che ogni anno verrebbero bruciati per condizionare le serre, con le conseguenti tonnellate di gas di combustione immesse in atmosfera alla faccia del bollino blu delle auto dei privati; la signora Bianca infine ha poi evidenziato commossa come la figlia un giorno ha notato che dalla loro casa non si vedeva più il campanile coperto dalle nuove serre. Ecco i commenti di fine serata di Mario Martinelli: Questa festa è stata una risposta allegra ed armoniosa alla distruzione del Troian alla faccia di chi recentemente ha addirittura ritirato la firma dalla petizione in seguito a presumibili pressioni, e di Andrea Zanoni: E’ stata una festa gioiosa che ci ha fatto vivere una mezza giornata alla riscoperta di valori come l’amicizia, la solidarietà, il genuino piacere di stare insieme in mezzo alla natura per una causa positiva, ovvero salvare la bellezza della campagna e delle sue siepi dalla bruttezza delle serre e delle colate di cemento. Durante la festa sono state raccolte oltre 300 firme per la petizione per salvare il Troian che aggiunte a quelle già raccolte raggiungono e superano le 1200 firme totali.

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