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RILEVATE ZERO FIBRE DI AMIANTO PRESSO LA DISCARICA LA TERRA DOPO UNA SETTIMANA DI ACQUAZZONI. MURARO INSISTE SUL PROCURATO ALLARME.

Dai quotidiani apprendiamo che in data 12 luglio 2005 la provincia ha commissionato analisi delle fibre di amianto aerodisperse presenti ai bordi della discarica di Paese, rilevando zero fibre di amianto. Siamo felicissimi di questo risultato, che rassicura noi e tutti i cittadini di Paese. Ci permettiamo però di fare alcune considerazioni in merito. Dai bollettini dell’ARPAV del centro meteorologico di Teolo risulta che le stazioni di Treviso e Villorba, nei precedenti otto giorni la data del 12 luglio, hanno rilevato che ha piovuto quasi tutti i giorni. In particolare, in data 11 luglio, a Treviso, sono stati registrati 3 millimetri di pioggia, il 10 luglio 9.6, in data 8 luglio 23.4 e il 5 luglio 17.8. Tutti sanno e l’esperienza dell’inquinamento da polveri sottili a Treviso e dintorni ce lo ha ben insegnato, che l’inquinamento dell’aria viene abbattuto o addirittura azzerato dalla pioggia. Quindi riteniamo che questi valori non siano significativi e che sarebbe auspicabile effettuare almeno un rilievo al giorno, dato che stiamo parlando di un materiale cancerogeno, molto più pericoloso delle PM10. Questa rilevazione, inoltre, non ci mette al riparo dai rischi dovuti a probabili ipotetici incidenti, che si potrebbero verificare, come: la caduta di qualche carico, una scorretta movimentazione, un incidente su strada dei mezzi di trasporto, l’errore umano sempre in agguato, la tipologia dei carichi, lo stato degli involucri dei rifiuti conferiti, ecc. Perché gli abitanti della zona non sono stati informati sui rischi e sulle procedure da adottare in caso di emergenze ed incidenti? Purtroppo, da una quindicina di anni i cittadini di Paese hanno verificato sulla loro pelle che, nonostante i controlli effettuati sulle discariche, siamo arrivati ad una drammatica situazione di avvelenamento delle falde acquifere, con alcune discariche da bonificare (e i cittadini di Quinto lo sanno bene, visto che si ritrovano con i pozzi chiusi da anni a causa di una di queste discariche). Se il presidente della provincia ha a cuore la nostra salute e le nostre falde, si sbrighi a bonificare tutti i nostri siti inquinati. Anche in merito alla notizia della denuncia dello scrivente per procurato allarme, da parte di Zaia e Muraro, voglio fare alcune considerazioni. Lo scrivente non ha fatto altro che, con l’aiuto di molti attivisti di Paeseambiente e liberi cittadini, informare e rendere pubblici dei dati e gli studi effettuati dai luminari di questo settore. Non sarà certo una denuncia a fermare il nostro e mio impegno contro questa discarica, autorizzata dalla provincia in prossimità di importanti nuclei abitati. Se fossi in Muraro mi preoccuperei delle condizioni in cui versano i rifiuti di amianto della SEV di Paese, dove ci sono colonne di pallets alte circa dieci metri, che potrebbero cedere con conseguenze immaginabili. Anche alla SEV all’inizio si registravano zero fibre, mentre adesso? Perché´ Muraro non pubblica con la stessa solerzia, con la quale ha reso noti i dati della Terra, anche i recenti dati ARPAV relativi alla SEV? Credo avremmo tutti delle amare sorprese. Vediamo ora se verranno pubblicati questi dati. Credo che l’accanimento di Muraro nei confronti di Paeseambiente, ma soprattutto nei miei confronti, sia dovuto al fatto che con la nostra attività abbiamo aperto gli occhi a moltissima gente, abbiamo risvegliato le coscienze, e ciò evidentemente dà molto fastidio. Per chi vuole agire indisturbato conviene avere al proprio fianco un popolo di pecore e di asini, come quelli che la provincia ci ha messo nella bretella di Postioma. La prova che la gente comincia a capire, a ragionare con senso critico, ci arriva dalle decine di telefonate di conforto che ci sono arrivate in queste ore, soprattutto da semplici cittadini di Paese.

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