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SABATO 18 FEBBRAIO, NONOSTANTE IL FREDDO E LA MINACCIA DELLA PIOGGIA, MILLE CITTADINI HANNO MANIFESTATO A PAESE (TV) PER DIRE BASTA ALLA DISCARICA DI AMIANTO, ALLE CAVE E A TUTTE LE DISCARICHE.

Sabato mattina si è svolta la manifestazione indetta dal Comune di Paese per dire basta alle discariche, alla discarica di amianto “La Terra” ed alle nuove cave. Il luogo del ritrovo di tutti i manifestanti, ubicato in un piazzale di via Toti a Castagnole, a poca distanza dalla discarica La Terra, è stato raggiunto in modo diversificato dai vari manifestanti. Alle 10.00 sono partite dal municipio di Paese circa duecento persone che hanno raggiunto in bicicletta piazza San Mauro, in centro a Castagnole, dove molti altri stavano attendendoli. Successivamente, verso le 10.30, sono partiti due variopinti cortei di manifestanti muniti di cartelloni, striscioni, fischietti e tamburi in direzione della discarica (Cf. fotografie su www.paeseambiente.org/documenti/manif.2006-02-18.htm), uno proveniente da Castagnole ed uno dalla piazza di Porcellengo, raggiungendo verso le 11.00 gli altri manifestanti che precedentemente erano già arrivati sul luogo dell’appuntamento. Nonostante il freddo e la costante minaccia di pioggia, hanno partecipato alla manifestazione un migliaio di persone, tra le quali erano presenti: il sindaco Valerio Mardegan, numerosi consiglieri comunali dei gruppi di maggioranza, l’ex sindaco Vigilio Pavan di Forza Marca, Luana Zanella parlamentare dei Verdi-L’Unione, gli attivisti di Paeseambiente, alcuni ragazzi del meet-up di Treviso di Beppe Grillo, rappresentanti del Wwf ed altre associazioni ambientaliste, di Montebelluna Nuova, di comitati contro gli inceneritori, del Comitato Veneto per l’Acqua, dell’associazione 3R e soprattutto centinaia e centinaia di cittadini, genitori, anziani e giovani. Tutta la gente presente ha seguito con interesse e molta attenzione l’intervento del sindaco, Valerio Mardegan, interrotto solo da lunghi applausi, che con chiarezza e precisione ha descritto gli eventi degli ultimi anni in tema di cave e discariche, con particolare riferimento alle vicende legate alla discarica “La Terra”, ricordando che è la prima volta nella storia che il Comune organizzava una protesta come questa, per tutelare la salute dei cittadini e difendere l’ambiente. La partecipazione diretta di tanta gente, che ha dedicato un freddo e nebbioso sabato mattina ad un problema come quello dell’ambiente e della salute, fornisce più garanzia di qualsiasi provvedimento di legge scritto a Roma. Un provvedimento romano potrebbe essere riscritto in senso opposto, mentre la volontà della gente di chiedere un ambiente pulito, senza rischi per la salute e per una migliore qualità della vita resta sempre.

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