Sostenibilità, utilizzo più efficace delle risorse e stop all’incenerimento dei rifiuti

Andrea Zanoni (Eurodeputato IdV) plaude all’approvazione da parte del Parlamento europeo della relazione che invita l’Ue a un maggiore impegno nell’utilizzo sostenibile delle risorse. “Lo status quo di consumo non è più possibile. Miglior utilizzo delle risorse vuol dire meno sprechi e meno inquinamento. Un esempio? Stop all’incenerimento dei rifiuti, allo sfruttamento irrazionale del suolo”. “Purtroppo non passa l’invito a ridurre il consumo di proteine animali”. 

 

“L’efficienza delle risorse deve comprendere tutte le risorse dell’Europa, fra cui materie prime quali i combustibili, i minerali, i metalli nonché risorse come il cibo, il suolo, l’acqua, l’aria e l’ambiente naturale”. Lo si legge nel rapporto approvato a larga maggioranza (presenti 608, favorevoli 479, contrari 66, astenuti 63) oggi dal Parlamento europeo. “La transizione verso un’economia verde è inevitabile e un utilizzo più efficiente delle risorse ne forma parte integrante. L’Ue dovrebbe sfruttare il suo peso politico ed economico per convincere il resto del mondo ad adottare la stessa strategia”.

 

La relazione dell’Eurodeputato Gerben-Jan Gerbrandy (olandese e liberale) su un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse” invita a chiare lettere la Commissione “a razionalizzare la normativa in materia di rifiuti, tenendo conto della gerarchia dei rifiuti e della necessità di ridurre i rifiuti residui fino a raggiungere l’obiettivo RIFIUTI ZERO”. Per questo il testo “chiede alla Commissione di presentare proposte entro il 2014 allo scopo di introdurre gradualmente un divieto generale dello smaltimento in discarica a livello europeo e di abolire progressivamente, entro la fine di questo decennio, l’incenerimento dei rifiuti riciclabili e compostabili”.

 

Altro problema toccato dalla relazione è l’eccessivo consumo di risorse idriche e cementificazione del suolo. “Bisogna mettere un freno al consumo irrazionale e inefficace delle risorse idriche e del territorio europeo – commenta Zanoni – Ogni anno 1000 chilometri quadrati di nuovi terreni, una superficie più estesa della città di Berlino, vengono utilizzati per attività umana e buona parte vengono impermealizzati. Va da se che queste cifre sono assolutamente insostenibili”.

 

Purtroppo non è passato il paragrafo che sottolineava “l’importanza di un’agricoltura sostenibile e di cambiamenti nelle abitudini alimentari per ridurre l’assunzione di proteine animali, che darebbero luogo a una riduzione dell’uso dei terreni e a una diminuzione dell’impronta di carbonio dell’Europa”, respinto con 317 contrari e 274 favorevoli. Non è passato a causa del voto contrario dei Popolari (il gruppo politico a cui appartengono Pdl e Udc).

 

“Con questa relazione vogliamo dare un segnale alla Commissione europea affinché venga fatto il possibile per garantire il nostro stesso benessere e assicurare alle generazioni future la possibilità di godere delle stesse condizioni – aggiunge Zanoni – Dobbiamo cominciare ad agire entro i limiti del pianeta. Bisogna essere franchi: un ritorno allo “status quo” di consumo non è più una scelta praticabile – conclude l’Eurodeputato – Si tratta di un arduo compito politico, che richiede coraggio, lungimiranza e volontà politica”.

 

Il 24 maggio il parlamento europeo ha approvato una relazione che prevede di azzerare la cementificazione dei terreni agricoli entro il 2050 che oggi causa la scomparsa di mille chilometri quadrati di territorio l’anno in tutta Europa.

 

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