Paeseambiente ha appreso che l’amministrazione comunale di Paese e il Gruppo Padana Ortofloricoltura hanno inoltrato al Consiglio di Stato una richiesta di rinvio della discussione del ricorso amministrativo fissata per l’11 novembre scorso. Tale richiesta pare essere motivata dalla volontà delle parti di confrontarsi per ricercare un’intesa, vale a dire una soluzione ‘politica’ del complesso contenzioso in corso. Ci permettiamo di ricordare, in particolar modo all’amministrazione comunale, che Paeseambiente e Amici del Troian il 28 settembre del 2005 hanno consegnato al sindaco di Paese una petizione di 2091 firme di altrettanti cittadini con i quali veniva chiesto: 1) che l’area del Troian venisse tutelata dal P.A.T. (Piano di Assetto Territoriale); 2) che fosse stabilita una fascia di rispetto di almeno 40 metri dal percorso via Troian – Via Cal dei Mulini; 3) che terminasse la distruzione / cementificazione dei terreni agricoli superstiti; 4) che si procedesse ad una reale tutela dei resti del reticolo romano; 5) che si preservasse il percorso di via Troian e via Cal dei Mulini, evitando allargamenti, asfaltature e utilizzo per il traffico pesante; 6) che fosse chiaro ed inequivoco il divieto di realizzazione dell’inceneritore di rifiuti chiesto dalla Padana; 7) che si attestasse la tutela del Troian anche tramite il piano di “Zonizzazione acustica del territorio”. Paeseambiente auspica che nella trattativa vengano sentiti anche i cittadini ed i promotori della petizione, visto e considerato che in ballo non ci sono solo gli interessi della Padana e dell’Amministrazione comunale. Ci auguriamo – ha commentato Andrea Zanoni, presidente di Paeseambiente – che nella trattativa le parti tengano ben presente la volontà dei 2.091 cittadini che nel 2005 hanno chiesto la tutela del Troian dal cemento e l’affossamento del progetto dell’inceneritore. Per correttezza e per un minimo di coerenza da parte di un’amministrazione che pone il dialogo coi cittadini tra i suoi principi ispiratori, credo che in questa trattativa dovrebbero essere sentite tutte le parti, ovvero anche i residenti del Troian e i promotori della petizione.