La commissione ENVI dalla parte degli animali

Oggi in Commissione ENVI Ambiente, Salute pubblica e sicurezza alimentare abbiamo messo a segno un ottimo risultato per la protezione degli animali in tutta Europa. Abbiamo approvato una relazione che chiede alla Commissione europea di rafforzare la strategia Ue per la protezione e il benessere degli animali 2012-2015.
Tra i punti salienti troviamo allevamenti sostenibili, limite massimo di otto per il trasporto di animali vivi, no alla clonazione dei capi d’allevamento, no al maltrattamento dei richiami vivi per la caccia, maggiore tutela per cani e gatti randagi e stop alla vivisezione. Si tratta di un passo importante verso una maggiore protezione degli animali in tutta Europa grazie a concreti suggerimenti che adesso speriamo vengano seguiti dalla Commissione europea.
Approvata con 33 voti favorevoli, 16 contrari e 11 astenuti, la relazione della deputata Kartika Tamara Liotard (olandese, Sinistra nordica) chiede di “includere iniziative e azioni atte a promuovere il benessere di tutti gli animali in tutti i settori politici” all’interno della Strategia Ue 2012-2015. Passati i numerosi emendamenti che ho presentato e che hanno rafforzato i punti salienti della relazione e introdotto nuove tutele, vediamoli nel dettaglio:
 
Richiami vivi per la caccia fuori legge. “La legge europea sul benessere degli animali deve risolvere il problema del possesso di uccelli selvatici, catturati o allevati, utilizzati come richiami vivi nella caccia di uccelli migratori, in condizioni incompatibili con la loro natura”.
 
Limite di otto ore nel trasporto animali vivi. La relazione chiede “la revisione del regolamento n. 1/2005 così come richiesto dalla dichiarazione scritta 49/2011 adottata il 15 marzo 2011 e da più di 1.100.000 firmatari della petizione relativa al limite di 8 ore”.
 
Tutela cani e gatti e basta violenze contro i randagi. Un altro emendamento da me presentato richiama l’attenzione sul fatto che “la legge quadro europea sul benessere degli animali debba affrontare la questione degli animali randagi, che appare particolarmente grave nei paesi meridionali e orientali dell’Ue mediante l’attuazione di efficaci misure di sterilizzazione”. Inoltre “invita l’Unione europea e gli Stati membri a ratificare la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia”.
 
Più controlli negli zoo. Abbiamo invitato la Commissione europea e gli Stati membri “ad adottare tutte le misure necessarie per informare i soggetti interessati in merito ai requisiti relativi al mantenimento di specie animali selvatiche in cattività”. Inoltre chiediamo “l’urgente e completa applicazione della direttiva sugli zoo e la garanzia che il personale preposto al controllo dell’attuazione e i veterinari degli zoo”.
 
No allevamenti e prodotti Ogm. La relazione chiede “una proposta legislativa che introduca il divieto di clonazione e di commercializzazione di prodotti derivati da cloni e dalla loro progenie”.
 
Basta vivisezione. Palesato l’invito alla Commissione europea affinché adotti “una strategia a livello Ue per lo sviluppo e l’utilizzo di metodi alternativi alla sperimentazione sugli animali, nel quadro della revisione della legislazione dell’UE e delle nuove tecnologie”.
 
Insomma, oggi in commissione ENVI abbiamo messo nero su bianco le linee guida che ci auguriamo che prima la commissione agricoltura del Parlamento, poi il Parlamento nel suo insieme e infine la  Commissione europea vogliano seguire per assicurare una reale ed efficace tutela degli animali in tutta Europa e la fine di pratiche barbare a cui ancora oggi assistiamo come la vivisezione, il trasporto di animali in condizioni miserabili, le strage di cani e gatti randagi e l’utilizzo di richiami vivi per la caccia.

 

Andrea Zanoni

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